Cari Ospiti e Amici presenti Buona Sera e benvenuti a questa serata politica organizzata nell’ambito della 39° Festa dell’Amicizia.
Anche quest’anno, grazie alla disponibilità del Partito, noi Giovani Democratici Cristiani vi proporremo brevi interventi di introduzione alle serate politiche.
Il dibattito che tra poco avrà inizio si concentrerà su un tema piuttosto rilevante per il nostro Paese, per le nostre attività economiche e per noi tutti cittadini sammarinesi.
Il titolo di questa prima serata, infatti, recita: “Tra firma e ratifica degli Accordi: la conferma di un impegno assunto”.
Sono trascorsi solo due mesi dal raggiungimento di un importante obiettivo: la firma dell’Accordo per evitare le doppie imposizioni fiscali con la vicina Repubblica Italiana.
Un obiettivo che tutti noi attendavamo da circa tre anni, un obiettivo che porta con se un lungo lavoro e che come abbiamo sottolineato a più riprese non deve essere visto come il punto di arrivo bensì come il punto di partenza per il compimento di un concreto progetto di rilancio del nostro Paese e per la riconquista di una credibilità economica e politica.
La firma di tale accordo testimonia che oggi ci sono le condizioni effettive per impostare tra i due Stati una piattaforma comune di dialogo, di cooperazione e di collaborazione.
Purtroppo nel pieno del processo di cambiamento del Paese e nel momento di massima distensione nelle relazioni con il nostro principale partner commerciale, qualcuno, in modo del tutto irresponsabile, ha deciso di staccare la spina allo stesso governo di cui faceva parte fino ad un giorno prima e di interrompere così il lavoro che ancora poteva essere fatto per la messa in protezione del Paese.
Dobbiamo comunque prendere atto di quanto successo e confrontarci con il presente in modo determinato e costruttivo.
Noi siamo chiamati, oggi più che mai, ad una grande responsabilità e dobbiamo esserne fermamente consapevoli!!
L’interruzione solo momentanea dell’attività di governo non deve distogliere dall’obiettivo prioritario, ossia quello di continuare con l’azione di cambiamento e dimostrare con i fatti continuità e coerenza alla vicina Repubblica italiana, alle importanti organizzazioni internazionali come il FMI e l’OCSE, e a tutti i sammarinesi, in quanto sono i primi a richiedere e a desiderare una San Marino competitiva, sana e trasparente.
Il lavoro svolto sino ad oggi dalle diverse Segreterie di Stato non può e non deve rimanere vano. C’è ancora tanto da compiere, da realizzare sia nel contesto delle relazioni bilaterali sia all’interno del nostro territorio, e le sfide da superare non mancano.
Abbiamo davanti dei mesi in cui si dovrà lavorare tenacemente per l’uscita dalla black list, per la realizzazione delle riforme fondamentali e per la definitiva messa in sicurezza del Paese.
Gli Accordi sottoscritti in campo scientifico e della ricerca, nel campo dell’istruzione e della sanità costituiscono elementi rilevanti per il potenziamento, la crescita e lo sviluppo di quei settori considerati cruciali per l’economia della nostra Repubblica.
Con passione e con spirito di servizio potremo raggiungere traguardi ambiziosi e potremo costruire una San Marino più giusta, moderna, serena e prospera, una San Marino che sappia imporsi all’ammirazione degli altri, non soltanto per una storia di antica Repubblica, ma per un nuovo volto economico e sistemico.
I quesiti che desideriamo sottoporre a coloro che questa sera compongono il tavolo politico sono i seguenti:
Considerato che la firma dell’accordo con l’Italia non può che essere vista come punto di partenza e non di arrivo, quali sono le iniziative e i progetti concreti per San Marino prima e dopo la ratifica?
Spostandoci sul panorama internazionale ed extraeuropeo, esistono possibilità di iniziative di sviluppo concrete con le economie emergenti?
Alice Mina
- San Marino. In forse 30 posti presso la Lavanderia Sammarinese
- Accadde lunedì 17 agosto 1874