Io Credo. Di Matteo Zeppa

Io Credo. Di Matteo Zeppa

Credo nel popolo, nella sua capacità di coesione nei periodi difficili; NON CREDO in questo popolo, troppo legato a strette maglie con coloro che oggi esercitano il potere.

Credo nella capacità di critica; NON CREDO a coloro che pretendono di farla ora, dopo che per anni si sono ruzzolati nel giardino delle non regole.Credo nei nomi e nei cognomi; NON CREDO a coloro che dimostrano la propria intelligenza utilizzando nickname, alias o cose simili, pretendendo di dare lezioni di vita, nascosti nel cono d’ombra creato ad arte per vivere come dei parassiti sociali.

A tal proposito, credo nella Legge di Darwin.Credo in uno Stato; NON CREDO in questo Stato, povero di statisti e ricco di burocrati.

Credo nella Storia; NON CREDO nella Fantascienza economica di certi progetti Statali campati per aria e dati alle stampe per ingolosire la cittadinanza di facili guadagni; creati ad hoc per rassicurarla che il tenore di vita “drogato” possa ancora continuare; si, una sorta di cura con il metadone.

Credo nelle voci fuori dal coro di coloro che sanno staccarsi dai dogmi classici anche dei partiti perchè no; NON CREDO nelle Costituenti di qualsiasi colore o in coloro che fanno da “stampella”. E’ un manierismo bislacco per detenere la forza a discapito della pluralità e della alternanza.

Credo nel famoso passettino indietro; NON CREDO nei passi in avanti effettuati con i famosi stivali delle 7 leghe.Credo nel Verde e nei 61 km quadrati della nostra Terra; NON CREDO in coloro che fanno di tutto per distruggerla, paventando necessità di creare infrastrutture primarie, mostrando i muscoli sui loro progetti, infischiandosene nel rendere edotta la Cittadinanza.

Credo nella Democrazia Mentale; NON CREDO in coloro che si sentono investiti da potere sovrannaturale, che ti squadrano dal basso in alto con quell’aria sprezzante di chi si sente una divinità ultraterrena.

Credo nella Giustizia Morale; NON CREDO a coloro che seduti su comode sedie in pelle, dopo 20 anni di oligopolio imperante, possano pretendere di essere additati quali alfieri del “nuovo che avanza”.

A tal fine, noto che abbiano anche una enorme faccia come il deretano se pensano ancora di avere voce in capitolo.

Credo nell’equità fiscale; credo che questa Terra non sappia nemmeno cosa voglia dire. Credo a chi dichiara effettivamente ciò che guadagna. NON CREDO a coloro che vivono in regge e con tenori di vita da Paperon De Paperoni, portando in dichiarazione redditi inferiori ai loro stessi operai.

Credo che chi abbia attentato alla vita di questa Terra, aprendo ferite mortali e non più chiudibili, debba pagarne in primis il prezzo. NON CREDO a coloro che offrono in cambio il perdono o il suo palliativo: il condono; NON CREDO nella storiella del porgere la guancia, ennesima presa in giro verso chi ha sempre combattuto questa mentalità galeotta ed è sempre stato ligio alle regole (poche…).

Credo nella presenza della Malavita Organizzata a San Marino; NON CREDO a coloro che tentano ORA di chiudere il recinto dopo che i buoi se la sono svignata, ed oggi vengono osannati dai più. Dove erano sino a ieri?

Credo nella suddivisione e separazione dei poteri; ergo credo nello Stato di Diritto; NON CREDO che qui lo abbiamo.

Credo nella Giustizia Sociale; NON CREDO in questa Giustizia Sociale, ove si ricusano giudici, con il chiaro intento di mandare un qualsiasi reato in prescrizione, come già accaduto nella nostra storia recente.

Credo nelle idee da taluni definite “ottocentesche”; NON CREDO a coloro che quando si è vis a vis, mentre ti rispondono, scrivono sul loro maledetto cellulare, evidenziando un certo grado di ignoranza civile e di poca elasticità mentale.

Credo nei giovani e nella loro capacità di sfornare idee nuove anche apparentemente impossibili da realizzare; credo in quelli più maturi, che con la loro esperienza di vita li possono consigliare per migliorare le loro idee utopiche. NON CREDO in coloro che li tacciano a priori, dovendo difendere il loro pezzettino di terra reso florido da comportamenti socialmente deviati.

Credo nella dignità della vita; NON CREDO a coloro che non prendono posizione MAI, pur dovendolo fare, nemmeno a fronte di un UOMO morto sul lavoro.

Credo nella dignità del lavoro; NON CREDO a chi si lamenta di non trovarlo. E’ necessario uno spirito di adattamento ora ed è la cosa migliore da fare.

Credo nello strumento sociale dello Sciopero; è lo strumento più meraviglioso che si possa attuare  per manifestare il proprio dissenso democratico; NON CREDO a coloro (pochi…) che cercano di convincere la cittadinanza che sia meglio farlo a 10 km di distanza dal luogo sacro per antonomasia; appunto la Piazza.

Credo nella pluralità delle offerte di Servizi; NON CREDO nei monopoli di fatto, o negli oligopoli mascherati, che hanno l’unico intento e prerogativa principale quella di non far sviluppare certi settori -a discapito del portafoglio di qualcuno- lasciando la struttura della fruibilità a livelli del tardo cretaceo.

Credo nella solidarietà sociale; credo nell’aiuto verso chi ha difficoltà; credo nelle persone che senza tornaconti personali, l’attuino.

Credo che in questa Terra di Marino si è giunti ad un punto di svolta; in terra è tracciato un solco; o si sta al di qua o si sta dall’altra parte. Non c’è più tempo per tergiversare, è necessaria una scelta di campo. Se non la si attua, rischieremo seriamente di perdere ciò che i nostri avi ci hanno lasciato in dote: la LIBERTA’, quella che v’è scritta pomposamente in ogni ingresso alla Repubblica.

NON CREDO nell’autolesionismo.

Per cui scegliete: staccarsi dai lacci del passato e ripartire, o rimanere ancorati al vecchio, lamentandosi e dando tutte le colpe ai nostri cugini italiani, che di colpe è vero ne hanno, ma la nostra Sovranità ce la siamo giocata tutti noi sammarinesi, facendo scelte sbagliate negli anni precedenti.

Non è più tempo di attesa. La citerò sempre: “Libertà è partecipazione” -G.Gaber-

Buona vita.

Matteo Zeppa

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