Ipotesi permanenza in black list

Ipotesi permanenza in black list

Oltre a lavorare per preparare il prossimo Consiglio, dentro al Patto si ragiona sul rapporto con l’Italia e sul come il Paese possa garantirsi un’economia anche di fronte ad una ingiusta inclusione nella balck list del cosiddetto decreto incentivi italiano.

L’intenzione è quella emersa durante la recente riunione di capigruppo con i Segretari Mularoni e Valentini. Ovvero, compiere una precisa ricognizione di quanto San Marino ha fatto lungo il percorso di adeguamento agli standard internazionali di trasparenza, definire quanto ancora rimanga da fare in tempi brevi, in coerenza con la compatibilità ad un piccolo sistema economico, che comunque deve poter contare su elementi competitività; e su queste basi trovare le condizioni per chiudere la trattativa con Roma.

In caso contrario, e di fronte all’eventualità di un’entrata in vigore del decreto incentivi, San Marino non può in ogni caso rimanere inerme. Occorre prevedere un percorso alternativo. E’ su questa linea che lavora il governo. Un incontro a brevissimo è previsto tra Patto e membri del Congresso di Stato per un confronto e un approfondimento sugli interventi economici e di spesa possibili.
Il Patto ha ipotizzato, accanto ad iniziative di sviluppo, anche le possibili forme di contenimento della spesa.

Giudicando inopportuno ricorrere ad affermazioni demagogiche e prive di consistenza economica, sta valutando infatti un ventaglio di proposte serie sulle quali si dovrà aprire il confronto tra le forze politiche, economiche e sociali.

Alla riunione di lunedì è intervenuto anche il presidente della Fondazione Carisp Tito Masi, per illustrare alle forze politiche la situazione circa la vicenda di Delta.

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