Fin dal 1987 il 1° dicembre si celebra nel mondo la giornata simbolo della lotta contro l’AIDS.
Anche San Marino partecipa a questa celebrazione simbolica; all’I.S.S. infatti non si è abbassata l’attenzione nei confronti di questa malattia che, pur avendo attualmente prospettive terapeutiche molto migliorate, non ha visto ancora diminuire la propria incidenza.
Al contrario negli ultimi anni i nuovi casi fra la popolazione sammarinese risultano addirittura in aumento con importanti costi sociali ed economici per la collettività.
A tutt’oggi , il numero totale di infezioni da HIV diagnosticate dall’inizio dell’epidemia (1985) è di 96 casi di cui circa l’80% maschi.
Meno della metà dei casi ha sviluppato una sindrome da AIDS conclamata che ha portato a morte 16 pazienti.
Fra i sammarinesi la fascia di età più colpita va dai 25 ai 55 anni per il sesso maschile e dai 20 ai 30 anni per il sesso femminile.
La via di trasmissione prevalente è quella sessuale, interessando oltre il 70% di tutte le infezioni.
Molti casi sono stati diagnosticati incidentalmente nel corso di accertamenti per altre patologie, confermando l’importanza e il ruolo delle infezioni misconosciute nella diffusione della patologia.
A tale proposito, preme ricordare l’importanza delle misure di prevenzione nel contenere la diffusione della patologia, così come è bene sottolineare che un trattamento precoce dell’infezione non solo riduce la probabilità di sviluppo di una forma di AIDS conclamato, ma anche la contagiosità del soggetto sieropositivo.
Alla luce dei dati epidemiologici in possesso alla Direzione Ospedaliera possiamo affermare che San Marino è uno dei Paesi ad più alta incidenza di infezione da HIV nella comunità europea, con numeri anche superiori alla vicina Italia.
Ufficio Relazioni Pubbliche ISS