Istanza d’Arengo 1997 e dibattito consiliare

Istanza d’Arengo 1997 e dibattito consiliare

INTESTAZIONE DELLE PROPRIETA’ IMMOBILIARI

ISTANZA D’ARENGO presentata nell’Arengo del  6 aprile 1997 e bocciata dal Consiglio Grande e Generale il 17 settembre  1997

Sono intervenuti nel dibattito i seguenti consiglieri:(*) Segr.
Finanze Clelio Galassi, Segr. Industria Fiorenzo Stolfi, Fernando
Bindi, Stefano Macina, Cristoforo Buscarini, Domenico Bernardini,
Valeria Ciavatta, Giuseppe Morganti, Dario Manzaroli, Roberto Bucci,
Antonella Mularoni, Francesca Michelotti, Renzo Ghiotti, Marino
Riccardi, Emma Rossi, Segr. Affari Esteri Gabriele Gatti, Paolo
Giovagnoli.
   

TESTO DELLA ISTANZA D’ARENGO

Ecc.mi Capitani Reggenti

Recenti studi di storia  hanno messo in evidenza come la
proprietà nella nostra comunità sia stata sempre molto frazionata  e
sempre in mano ai membri stessi  della comunità. L’elenco dei
proprietari è sempre pressoché coinciso con l’elenco dei capifamiglia
anche quando all’intorno quasi tutto era in mano alla Chiesa e alla
nobiltà. E nemmeno Chiesa e nobiltà, contrariamente a quanto avveniva
all’intorno, hanno qui  goduto   di un regime fiscale di privilegio.

Non pare infondata l’ipotesi che tali fatti abbiano fortemente
contribuito alla salvaguardia della libertà esterna e della libertà
interna del nostro paese.

I sottoscritti preoccupati per i fenomeni  che si sono 
verificati negli ultimi decenni nell’assetto delle proprietà  chiedono
che:

– gli immobili  possano essere intestati solo a persone
fisiche, ad eccezione – regolamentata – di quelli adibiti ad attività
industriali, strettamente necessari allo svolgimento delle stesse;

-le azioni delle  società bancarie e finanziarie  possano essere soltanto nominative e intestate a  persone  fisiche; 

-le azioni della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e
della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Faetano –  qualora detti
enti decidano autonomamente di trasformarsi in società per azioni – 
siano nominative, possano essere acquisite soltanto da cittadini
sammarinesi, e ogni cittadino  sia messo  nella condizione di poterle
comprare  nella quantità massima che ente per ente sarà prefissata.

Confidando in un favorevole accoglimento della presente Istanza 
d’Arengo da parte delle LL. EE.  e del Consiglio Grande e Generale, e
nella messa a punto degli atti conseguenti, si porgono deferenti
ossequi.

San Marino, 6 aprile 1997
Marino Cecchetti             

 ………………………………….  

 

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