ISTITUTO FINANZIARIO PUBBLICO: LE CONDIZIONI DELL’UPR

ISTITUTO FINANZIARIO PUBBLICO: LE CONDIZIONI DELL’UPR

Il Governo ha presentato, in prima lettura, il progetto di legge per l’istituzione dell’Istituto Finanziario Pubblico (IFP). Durante il dibattito scaturito, il nostro Movimento, non ha manifestato pregiudiziali di natura ideologica sul tema. L’Istituto Finanziario Pubblico è un progetto innovativo che però necessità di doverose correzioni. 

In particolare: 

Il progetto di legge contiene troppe similitudini rispetto allo statuto di Banca Centrale. Non solo, in alcuni casi, vengono delineate le medesime funzioni di BCSM. Occorre evitare inutili ed ingiustificate competizioni ma, soprattutto, peggio costosi doppioni. 

Fondamentale, inoltre, maggiore trasparenza nelle procedure interne unite ad un costante collegamento con il Consiglio Grande e Generale. Istituzione a cui l’IFP deve rispondere direttamente, senza alcun filtro, da parte della Segreteria di Stato per le Finanze o del Governo. 

Altro aspetto la scelta di attribuire la valutazione sugli immobili pubblici all’IFP. Il valore iniziale da affidare in gestione è di 50 milioni. Una cifra notevole su cui devono essere fatte delle serie ponderazioni sia per come si andrà a procedere che per l’impatto che tale operazione avrà sugli enti pubblici già operanti (AASS, AASPL, AASFN, Centrale del Latte, Poste San Marino, San Marino RTV e Banca Centrale). 

Costi e personale. Sarebbe stato logico attendere il termine del lavoro del Comitato di Revisione della spesa prima di presentare un progetto del genere per non aumentare le voci generali di costo a carico dello Stato. 

Auspichiamo che nello statuto sia presente il vincolo della residenza per i componenti degli organi istituzionali/dipendenti dell’IFP. 

 

Il Governo non può procedere a colpi di maggioranza. Si parla di beni dello Stato. Di fronte a questo argomento – vedi il referendum del 2011 – sappiamo che tipo di sensibilità vi sia nella nostra comunità. 

 

Questa mattina l’UPR ha inviato le proprie felicitazioni al Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica d’Italia, On. Enrico Letta. L’UPR auspica che, dopo questo importante passaggio istituzionale, possano emergere quelle condizioni in grado di rilanciare fattivamente il dialogo tra i due Stati. Il nostro auspicio e’ che, però, gli ulteriori aspetti che ancora limitano una piena normalizzazione dei rapporti tra i due Stato possano essere del tutto superati. A partire dall’esclusione della Repubblica di San Marino dalla black list redatta da parte del Ministero dell’Economia. Aspetto che, purtroppo, incide negativamente sul nostro sistema economico e sulla nostra rete d’imprese insediate sul territorio. 

 

UNIONE PER LA REPUBBLICA (UPR)

San Marino, 2 maggio 2013

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