ITALIA-S.MARINO. CASALI: RELAZIONE DNA VECCHIA FOTOGRAFIA Agenzia Dire-Torre1

ITALIA-S.MARINO. CASALI: RELAZIONE DNA VECCHIA FOTOGRAFIA Agenzia Dire-Torre1

INTERCETTAZIONI, GOVERNO FIRMA CONTRATTO PER FORNITURA STRUMENTI
La relazione dell’Antimafia “non e’ che non sia veritiera, ma fotografa una situazione vecchia”.
Augusto Casali, segretario di Stato per la Giustizia, abbassa il tono con cui il congresso aveva commentato nei giorni scorsi la pubblicazione degli stralci del report della Dna, arrivando a
metterne in dubbio l’autenticita’. Nell’incontro settimanale dell’esecutivo con la stampa, il Guardasigilli del Titano torna quindi sul rapporto firmato Pier Luigi Maria Dall’Osso, “aggiornato a otto mesi fa” e che quindi rappresenta “una vecchia fotografia del Paese”. Se a caldo l’esecutivo se l’e’ presa con i cronisti, oggi Casali preferisce bacchettare “chi ha strumentalizzato la cosa” dall’opposizione. Perche’ “in questi mesi sono successe delle cose- sottolinea- ed e’ strano che non lo si dica, in particolare da parte di quelle persone che hanno
contribuito al processo di cambiamento”.
Quindi il segretario passa a elencare quanto fatto sul fronte della lotta alla malavita: a partire dalla delibera del 29 novembre 2010 con cui il governo ha incaricato il magistrato dirigente di compiere una relazione sulle infiltrazioni criminali a San Marino. Da quella relazione e’ seguita l’approvazione unanime del Consiglio grande e generale di un ordine del giorno che chiedeva, tra l’altro, una legge per l’istituzione di una commissione antimafia e un osservatorio per la legalita’. Casali ricorda quindi la richiesta inviata all’Italia il 2 settembre scorso per attivare la convenzione di Palermo sulla collaborazione tra le forze di polizia. Infine, risale sempre a
settembre l’importante promozione da parte del Moneyval, “ma la relazione- aggiunge- e’ antecedente quella data”.
Infine, il rapporto del Greco, gruppo contro la corruzione del Consiglio d’Europa: “Non e’ stato
ancora reso pubblico- anticipa Casali- ma e’ sostanzialmente positivo”. La Dna toppa invece sulla riforma del segreto bancario: “Secondo la relazione- chiarisce- non consentirebbe lo
scambio automatico tra funzionari pubblici dei diversi Paesi, ma cio’ non corrisponde al vero”. Perche’, spiega, l’articolo 36 della Lisf prevede che il segreto bancario non possa essere
opposto a una serie di soggetti nell’esercizio delle loro funzioni. Ma “la stessa legge spiega che con l’Italia al momento cio’ non vale- puntualizza- perche’ ancora non ha firmato il relativo accordo”. In definitiva “l’Italia non vuole sfruttare questa opportunita’”.
Il percorso di San Marino contro la malavita e’ comunque appena iniziato, riconosce: sul tavolo restano quattro proposte di legge,  a partire da quella che introdurra’ il reato di mafia.
E a ieri risale l’ultimo passo in avanti: “Il congresso- annuncia Casali- ha dato il via libera alla firma del contratto con l’azienda che deve predisporre e fornire l’apparato per le intercettazioni”. E’ stata scelta una ditta consigliata dalla procura di Torino, assicura il segretario di Stato. Gli strumenti troveranno sede all’interno del Tribunale e l’auspicio e’ che il
progetto vada a regime “dopo la pausa estiva”.

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