Karin Andersen e Z-Movies a San Marino (da LA VOCE DI ROMAGNA)

Karin Andersen e Z-Movies a San Marino (da LA VOCE DI ROMAGNA)

Karin Andersen, Z-Movies in mostra alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di via Eugippo
SAN MARINO- Un’artista ormai conosciuta ed apprezzata a livello internazionale nel campo della Video Arte segnerà presto una tappa importante del proprio percorso artistico, a San Marino. Karin Andersen, artista tedesca da tempo residente a Bologna, dove ha completato i suoi studi, espone alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di via Eugippo le sue ultime creazioni. La mostra sarà aperta al pubblico da sabato all’8 ottobre (dal martedì al venerdì, dalle ore 13 alle 18 e nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 10 alle18). L’artista, che presenzierà all’inaugurazione della mostra, alle ore 18.30, presenterà oltre 50 opere, molte delle quali sono tra le più recenti e comprendono dipinti ma anche immagini digitali, che superano la consueta – per gli specialisti del settore – definizione di post-human. Sarà proiettato inoltre il video, nato dalla collaborazione con Christian Rainer, Stranger. Anche la Video Arte, o Arte digitale, traduce spesso, infatti, significati afferenti allo studio sull’uomo e, come in questo caso, sullo studio delle sue facoltà e attitudini, concedendo ampio margine al ‘gioco e alla fantasia’. Sono sulla ‘scena’ degli ibridi: alieni fiabeschi, astronavi costruite con spremiagrumi, ecc., che si offrono allo spettatore come guide al proprio inconscio, o, se si vuole, io-plurimo, e suggerendo un viaggio insieme al proprio ‘fanciullino’ interiore, ad occhi aperti però. Il titolo della mostra Z-movies, è una provocazione rivolta alla produzione fantasy o ad effetti speciali holliwoodiani, e viene a porre la propria arte in evidenza. Dalle opere di Karin Andersen, infatti, e dalle parole del critico Alberto Fitz non solo emergono l’intenzione di una ricerca sull’uomo, sapiente, purchè condotta con ironia, ma anche la dimostrazione che l’arte mette l’uomo nella condizione di una partecipazione attiva di co-creazione (anche fantastica) della realtà: come spiega l’artista ‘l’uomo, perdendo la propria centralità, diventa variabile nei calcoli di una realtà polimorfa’. ‘nonosante questa ostentazione del falso – spiega il citico –, tutto appare plausibile’. E’ soprattutto, allora, una ricerca guidata dalla fantasia, eppure con la lucida consapevolezza delle infinite possibilità che circondano l’uomo.
Federica Mussoni (da LA VOCE DI ROMAGNA)

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