KOSOVO, MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DA PARTE DELLA SERBIA

KOSOVO, MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DA PARTE DELLA SERBIA

In segno di protesta contro la dichiarazione di autonomia e sovranità da parte del Kosovo, il governo serbo ha sostenuto una manifestazione di popolo, invitando la gente a partecipare a quella che è stata denominata la “marcia del popolo”, svoltasi nella giornata di oggi nella città di Belgrado.

La dimostrazione, che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di persone, ha registrato anche momenti di forte tensione, che sono stati invece condannati dal potere politico: un gruppo di manifestanti avrebbe fatto irruzione e appiccato il fuoco all’interno di alcune sale dell’ambasciata statunitense, sita nella capitale serba, già presa di mira e chiusa per precauzione nei giorni scorsi, oltre ad essere state danneggiate alcune banche estere.

Si contano decine di feriti tra manifestanti e polizia.

Dalla Romania, dove si trova in queste ore, il presidente serbo Boris Tadic ha invitato a mantenere la calma.

Intanto, questa mattina il Consiglio dei Ministri ha votato il riconoscimento dello Stato del Kosovo, nonostante il sostegno garantito dal presidente Prodi e dal Ministro D’Alema anche alla Serbia. Unico voto contrario quello di Paolo Ferrero (Prc). L’Italia partecipa in Kosovo alla missione Kfor con 2.600 militari, mentre altre 200 persone, tra funzionari, magistrati, forze di polizia, etc. saranno inviati più avanti.

Di fronte all’esito dela votazione italiana, la Serbia ha annunciato la sua intenzione di richiamare in patria l’ambasciatore serbo presente a Roma.

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