L’incognita quorum. Il Resto del Carlino – San Marino

L’incognita quorum. Il Resto del Carlino – San Marino

Gian Maria Fuiano di Il Resto del Carlino San Marino: Si
vota per i terreni statali, l’incognita resta il quorum



 Fino
all’approvazione della legge che il 
Referendum vuole abrogare servivano i due terzi
dell’aula, cioé la maggioranza qualificata. Era di 40 fino alla decisione di
non far votare la Reggenza,
ora il tetto della maggioranza qualificata è sceso a 39 favorevoli essendo il
totale dei votanti abbassato da 60 a 58.

Quindi per
cedere un terreno dello Stato ora è sufficiente la maggioranza semplice: 30
voti. Una Legge che, secondo il comitato promotore, concede maggiore
discrezionalità alle scelte del governo non dovendo più cercare, per
raggiungere il quorum qualificato dei 39 voti, alleanze trasversali con
porzioni dell’opposizione.

Tra le fila dei
sostenitori l’intera opposizione e le associazioni naturalistiche, prima fra
tutti la Micologica.


Tra i contrari
invece il governo e l’Anis convinti che l’attuale legge favorisca l’ampliamento
degli spazi per le aziende produttive e, quindi, l’insediamento di nuovi
opifici. Replicano i promotori referendari: «Se sono proposte valide, il
Consiglio darà ugualmente il suo assenso, con la maggioranza semplice si blocca
il controllo dei consiglieri sull’opportunità della cessione in un territorio
già ampiamente cementificato».

Ma c’è il
problema di un altro quorum: quello che fissa la validità del referendum
stesso: occorre ottenere il 32 per cento dei sì, quindi 10.551 sui 32.969
aventi diritto al voto. Altra cifra che rischia di strangolare la validità
della tornata referendaria sta nella ripartizione fra votanti interni (21.657)
ed esterni (11.312).

Di questi, quanti saliranno sul Titano?

Altro ostacolo
non di secondo ordine: il lungo ponte in corso.
 

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