Secondo David Oddone di L’Informazione di San Marino, l’incendio che si è sviluppato a Monte Cerreto è di origine dolosa.
‘A quanto emerge la pista
più accreditata è quella che porta al
dolo. Tanto che nei prossimi giorni
partiranno delle notifiche verso due
soggetti.
Questi ultimi potrebbero
essere chiamati non solo come
persone informate dei fatti, ma come
veri e propri indagati. Il rogo, partito
dalla zona del cimitero di Acquaviva,
si è propagato in fretta, complice il
caldo afoso e un vento caldo che ha
alimentato le fiamme, verso Monte
Cerreto. Interessati quattro chilometri
quadrati di area boschiva, prevalentemente
di proprietà dello Stato.
Se si
pensa che il territorio di San Marino è
di 61,5 chilometri quadrati è facile calcolare
che il 6,5% del territorio è stato
colpito dalle fiamme. Una percentuale
che si alza notevolmente se messa in
relazione alle aree verdi del Titano.
Un dato, questo, non trascurabile
nella conta dei danni. Le fiamme che
hanno minacciato una delle aree verdi
più importanti e vaste del Titano si
sono sviluppate attorno alle 16 e 15 di
sabato.
Per domare le fiamme è stato
necessario l’intervento di tutte le forze
di polizia di San Marino e dei vigili del
fuoco di Rimini e Novafeltria. Determinante,
vista l’asperità dei luoghi,
l’intervento di due elicotteri.‘