Domani, nella Repubblica di San Marino, gli insegnanti precari della Scuola dell’Infanzia consegneranno ai genitori dei propri alunni un lettera di protesta per far conoscere la loro condizione di lavoro.
Questo l’incipit: “Cari
genitori, forse non sapete che… ci sono dei cittadini cui alcuni fondamentali
diritti sociali sono negati a causa della loro condizione di lavoratori
precari, situazione che per moltissimi si protrae da anni, anche una dozzina o più.
Per comprendere le implicazioni economiche e sociali di chi ha un lavoro non
stabile nella Scuola, chiariamo che un docente non in ruolo, sebbene lavori
continuativamente da molti anni, non ha il diritto di chiedere un periodo di
aspettativa neppure per motivi gravissimi (ad esempio per accudire un genitore
malato), che se non prende servizio il primo giorno di scuola perde l’incarico
dell’intero anno anche se l’assenza fosse dovuta, ad esempio, a ricovero
ospedaliero o altrettanto serio motivo, che non ha il diritto di chiedere di
lavorare part-time, che non può accedere ai distacchi previsti dalla Legge che
non può chiedere permessi straordinari se non dopo averli maturati anche se il
suo è un incarico annuale e annualmente viene richiesta la sua attività
professionale ….