Si legge su L’Informazione di San Marino che la Cgil è nettamente schierata coi frontalieri contro il Governo sammarinese.
La maggior parte dei circa 6.000 lavoratori frontalieri che ogni giorno varca il confine di San Marino per recarsi al lavoro, è residente nella provincia di Rimini. La condizione di questi lavoratori è in parte nota, a causa dell’ingiusta e discriminante norma prevista nelle scorse settimane dallo Stato di San Marino, che impone un nuovo e penalizzante sistema di tassazione esclusivamente a loro carico, senza possibilità di recupero effettivo in Italia. Nei prossimi giorni, i lavoratori riceveranno la prima busta paga ridotta in media di circa € 170-200 rispetto ai colleghi sammarinesi, coi quali lavorano fianco a fianco e che svolgono le loro identiche mansioni. Sulla pesante situazione di questi lavoratori nostri concittadini, riteniamo improrogabile una forte iniziativa delle istituzioni locali. La Regione Marche incontrerà mercoledì 2 febbraio il Consiglio Sindacale Interregionale. Aspettiamo la preannunciata convocazione di un tavolo di confronto da parte della Provincia di Rimini e della Regione Emilia Romagna.
meteo di N. Montebelli