L’Informazione di San Marino commenta i risultati del referendum sull’alienazione dei terreni dello Stato.
Il dato che emerge limpido come il sole è che il governo
appena un anno fa, ha fatto una legge e il popolo sovrano l’ha abrogata. Un
voto che ha una fortissima rilevanza politica, visto che dai partiti di governo
c’era stato un chiaro invito a disertare le urne o comunque a votare no.
L’opposizione
dunque e i comitati elettorali possono cantare vittoria. Per il governo e la
maggioranza invece un nuovo motivo di riflessione sul malcontento che serpeggia
in Repubblica.
Alberto Selva (Ap): “E’ una bocciatura, è giusto fare outing,
inutile girarci intorno”.
Per Teodoro Lonfernini (Dc) invece “non si può
mettere sul piano politico un referendum su un quesito specifico”.
Ribatte
Simone Celli (Psrs): “Non prendiamoci in giro, è una sonora bocciatura per il
Patto per San Marino”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Rossi (Su): “E’
un referendum fortemente politico, il messaggio della gente è chiaro e forte”.
Le opposizioni parlano di “sconfessione per il governo”.
Commossi i promotori
Giampaolo Giardi e Augusto Michelotti.