David Oddone di L’Informazione di San Marino: Antiriciclaggio, il commercialista Marco Gatti in caso di operazioni sospette era obbligato a segnalarle
(…) Il nostro giornale è stato il primo a chiedere un passo indietro a Marco Gatti. Credendo nella sua buona fede, stona che questi non si sia accorto che venivano fatte fatture milionarie in un “loculo” di 30 metri quadri e che dunque poteva trattarsi di una cartiera. Un campanello di allarme insomma doveva suonargli. Anche e soprattutto nella sua veste di presidente della commissione Antimafia, ruolo per il quale si richiede di essere non lindi, ma addirittura specchiati. Senza contare che la legge sul riciclaggio impone al commercialista Gatti di segnalare qualsiasi operazione sospetta.
Ci sono – lo si ricorda – tre tipologie di soggetti che vengono monitorati: i soggetti finanziari come banche, assicurazioni; i professionisti, quali avvocati e commercialisti; infine i soggetti non finanziari come per esempio i mediatori immobiliari. Dunque i commercialisti sono tenuti a fare le segnalazioni all’Aif sulla base della normativa vigente (art. 20, paragrafo A, Legge 17 giugno 2008 n.92). Tanto che sul fronte italiano le indagini vanno avanti per ipotesi di reati molto gravi in capo della “Seven Eleven”, società per la quale Gatti teneva la contabilità. Si va dalla frode fiscale e falsa fatturazione, alla interposizione fittizia. (…)