Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: L’intervista della domenica • Gerardo Giovagnoli: “Trasparenza completa, esterna e interna, per una tassazione coerente”
La recente approvazione della legge sullo scambio di informazioni lo ritenete un passaggio sufficiente o ancora la strada da fare è lunga per la trasparenza e per la normalizzazione dei rapporti con l’Italia? “Il Psd esprime grande soddisfazione per il licenziamento della commissione di un provvedimento che ha avuto quasi l’unanimità dei consensi. Questo dimostra che quello che avevamo suggerito un anno fa ha trovato in questo tempo una grande convergenza. Che dimostra che il Paese sta cambiando. Quindi è un passaggio necessario ma non sufficiente per ottenere quello che abbiamo chiamato il cambio di passo”.
Ecco, di questo cambio di passo ne avete parlato in parecchi, ma nella sostanza cos’è? “Quanto accaduto negli ultimi anni alla Repubblica di San Marino nel contesto anche internazionale ci ha fatto capire che i pilastri sui quali basavamo l’economia, l’imprenditoria, ed infine anche il sistema politico non tengono più. Il modello era troppo condizionato da elementi di segretezza in opposizione a quello che dovrebbe essere un moderno stato di diritto. Abbiamo atteso fino all’ultimo momento possibile per cambiare. Ora è necessario definire una nostra strada senza farci obbligare continuamente dal corso degli eventi o dalle organizzazioni internazionali. Una strada che deve condurre verso una trasparenza completa, non solo con l’esterno. Anzi principalmente nel nostro modo di far funzionare l’economia e di rapportarci con la legge”.
Questo significa che deve cominciare a pagare le tasse chi non le ha mai pagate, a rispettare la legge chi non l’ha mai rispettata a mettere da parte i favori per chi ne ha beneficiato a piene mani, questo lo sa? “Lo so, ed è esattamente ciò che intendo per cambio di passo: la capacità di produrre ricchezza non a scapito dello stato sammarinese, non a scapito di stati esteri, non attraverso le furbizie o la discrezionalità, ma attraverso il lavoro, l’intelligenza, le capacità e la conoscenza. Ciò significa che le imprese che sono proliferate su un modello che produceva fatturazioni false, in cui i redditi rimanevano sommersi e i patrimoni non tassati deve finire. E’ proprio una questione strategica dello stato: non sarà possibile far quadrare i conti pubblici, in assenza del gettito derivante da attività non più consentite, a meno che come in ogni altro stato serio non sia possibile tassare e controllare i redditi e i patrimoni e in caso di infrazione, sanzionare”.
Vedi il testo
della legge approvata dalla Commissione Finanze
Marino di N. Montebelli
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