Ieri gli agenti della Capitaneria di Porto hanno posto i sigilli ai Bagni 62 e 63 e al bar situato in loco. Oltre all’occupazione abusiva di spazio demaniale, la magistratura contesta la costruzione di diversi manufatti (pare si tratti soprattutto di fioriere in cemento). L’area interessata dal provvedimento si estende per oltre mille metri quadrati. Comune e bagnini hanno espresso preoccupazione per un sequestro che, dopo quello del Bagno 26, colpisce gli operatori turistici nel mezzo di una stagione già difficile.
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