Braccio di ferro su contratti flessibilità
Altre 5 assemblee con i lavoratori
Continua la mobilitazione sindacale per spingere governo e associazioni imprenditoriali a chiudere il confronto sugli aumenti contrattuali e la flessibilità. Sono 5 le assemblee in programma questa settimana.
Si parte lunedì mattina (15 giugno) al Teatro Concordia di Borgo Maggiore, martedì e mercoledì riunioni al Teatro Nuovo di Dogana. Giovedì e venerdì, di nuovo al Concordia di Borgo.
L’ultima maratona negoziale di 6 ore non è servita per trovare una soluzione: delusi i segretari di CSdL e CDLS, che hanno puntato il dito contro le “posizioni oltranziste” dell’Associazioni Industriali; non soddisfa poi la proposta di mediazione messa in campo dal Governo, perché “ancora sbilanciata a favore delle tesi imprenditoriali”.
I punti di contrasto al tavolo tripartito ruotano attorno alla parte economica dei contratti e alla flessibilità di orario.
Sul primo punto le confederazioni sindacali non hanno posto pregiudiziali sull’aumento delle attuali 36 ore di flessibilità, ma il loro utilizzo deve essere applicato di comune accordo, senza imposizioni unilaterali da parte delle aziende.
Il braccio di ferro contrattuale è invece legato alle percentuali di aumento per il biennio 2009-2010. In discussione c’è un 3.7%, che il sindacato chiede venga destinato direttamente in busta paga, mentre le controparti puntano a dirottarne una quota (0,30%) in un fondo anticrisi.
Per il momento non c’è all’orizzonte una nuova convocazione del tavolo tripartito. La CSU prosegue le assemblee con i lavoratori: “Una mobilitazione per informare e coinvolgere il mondo del lavoro pubblico e privato sullo stato della trattativa e spingere Governo e imprenditori a cercare con responsabilità ed equilibrio una intesa”.