La Csu ha incontrato i politici

La Csu ha incontrato i politici

L’assenza di un progetto di sviluppo per il paese è la principale preoccupazione posta dalla CSU alle forze politiche di maggioranza e opposizione. Giornata di consultazioni in casa sindacale, con al centro il rilancio di un piano anti-crisi a difesa dell’occupazione e dell’economia.

Nella mattinata faccia a faccia con i partiti della maggioranza. Nel richiamare la fase di mobilitazione “Rompiamo l’Immobilismo” scattata lo scorso ottobre, la CSU ha rivolto un forte appello alle forze di maggioranza affinché “l’Esecutivo elabori quanto prima un progetto di sviluppo complessivo che indichi i nuovi settori economici su cui investire, in grado di creare nuovi posti di lavoro, recuperando quella quota di economia reale venuta meno a causa della crisi”.

La CSU ha sottolineato che il tavolo tripartito “è stato affossato dall’ANIS con il suo rifiuto di firmare il contratto di lavoro dei lavoratori del settore” e quindi è tornata a criticare la scelta del Governo di inserire nella finanziaria 2010 dell’articolo 81 bis, “che vuole imporre per legge e unilateralmente la flessibilità degli orari di lavoro”.

Sul tappeto anche l’urgenza di concludere l’iter consiliare del progetto di legge sugli ammortizzatori sociali. “Su questo progetto, – afferma la CSU – che si basa su una filosofia non assistenziale ma di supporto attivo ai lavoratori colpiti dagli effetti della crisi, abbiamo avanzato da tempo delle proposte migliorative, che chiediamo siano recepite e trasformate in emendamenti nella commissione. È importante che questa legge sia approvata in tempi molto celeri, entro il mese di febbraio”.

Altra necessità fondamentale e imprescindibile, è chiudere i contratti di lavoro aperti. Su questo punto le confederazioni sindacali hanno richiamato le forze politiche di maggioranza affinché “il Governo svolga fino in fondo il suo ruolo di mediazione, portando l’ANIS alla firma dei rinnovi contrattuali”. Da parte delle forze di maggioranza, sono state espresse alcune disponibilità sulle esigenze poste dal sindacato, ad iniziare dalla necessità di approvare in tempi rapidi il progetto di legge sugli ammortizzatori sociali e di chiudere i contratti di lavoro. CSdL e CDLS chiedono che queste disponibilità espresse verbalmente si traducano in atti concreti.

Nell’incontro del pomeriggio con le forze di opposizione sono state ribadite sia le preoccupazioni sulle prospettive generali del paese, che su aspetti specifici come la legge sugli ammortizzatori sociali e i contratti di lavoro. Le forze di opposizione hanno espresso condivisione circa le posizioni e le iniziative assunte dalla CSU con la campagna “Rompiamo l’immobilismo”. In generale, condividono le preoccupazioni del sindacato – oltre che per l’assenza di un progetto di sviluppo che ridefinisca il modello economico sammarinese, per il ritardo nell’approvazione della legge sugli ammortizzatori sociali e per la mancata firma dei contratti aperti – anche riguardo allo scontro tra istituzioni, tra cui quello tra Governo e Banca Centrale, e dentro le istituzioni. Tribunale in primis.

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