La Csu non accetta che Anis applichi tabelle retributive non concordate

La Csu non accetta che Anis applichi tabelle retributive non concordate

“Gli ultimatum dell’Associazione Industriali affossano la contrattazione, aumentando così le difficoltà dell’economia sammarinese”. E’ dura la replica della CSU alla decisione dell’Anis di scavalcare il confronto e di inviare le nuove tabelle retributive ai propri associati.

Decisione comunicata ieri ai Segretari di Stato Marcucci (Lavoro) e Arzilli ( Industria) nel corso di un incontro dedicato al rinnovo del contratto industria. Doveva essere l’occasione per ricucire il filo del dialogo dopo lo strappo dello scorso luglio, quando al tavolo tripartito governo, sindacati e associazioni imprenditoriali firmarono un accordo sugli aumenti contrattuali per i lavoratori pubblici e privati.
“Sono ormai sette mesi – accusano i segretari della Federazione Industria Enzo Merlini (CSdL) e Giorgio Felici (CDLS)- che l’Anis procede a colpi di ultimatum, delegittimando sia i tentativi del Governo nel fare rispettare gli impegni sottoscritti al tavolo tripartito, sia il ruolo contrattuale del sindacato. Ora l’iniziativa di applicare a senso unico tabelle retributive con aumenti non concordati è un atto scellerato, che crea i presupposti di una profonda frattura con il mondo del lavoro”.

Tabelle retributive che del resto CSdL e CDLS non riconoscono. “L’Associazione Industriali – affermano Merlini e Felici -pretende di imporre aumenti pari a 0,9% e 1% per il biennio 2009-2010, contro l’1,6% e il 2,1% sottoscritti al tavolo tripartito. In nome della competitività, insomma, si aggrappano a un mortificante zerovirgola. Che certo non risolleva l’economia sammarinese, ma sicuramente compromette le relazioni industriali”.

In assenza di un accordo, le due confederazioni sindacali hanno quindi deciso di inviare agli associati dell’Anis una lettera in cui si rimarca l’inapplicabilità delle nuove tabelle retributive.

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