La giustizia giapponese ha fatto il suo corso: nessuna casa da gioco nella sede dell’ambasciata di San Marino

La giustizia giapponese ha fatto il suo corso: nessuna casa da gioco nella sede dell’ambasciata di San Marino

Comunicato
‘Il 25 gennaio 2007, la rivista giapponese “Shukan Shincho” aveva pubblicato un articolo nel quale si affermava che, nello stabile sede dell’Ambasciata di San Marino a Tokio, operava una casa da gioco illegale che, a detta dell’articolista, si mascherava dietro la extraterritorialità della rappresentanza sammarinese.
L’evento fu ripreso dalla stampa sammarinese e comportò l’indagine della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e la decisa smentita dell’Ambasciatore di San Marino a Tokio, Manlio Cadelo, il quale, per tutelare il buon nome della Repubblica intentava alla rivista giapponese una causa per diffamazione.
A distanza di poco più di un anno la giustizia giapponese ha fatto il suo corso, appurando che l’iniziativa della casa da gioco clandestina nulla aveva a che vedere con la sede diplomatica sammarinese e condannando la casa editrice della rivista al pagamento di una somma quale risarcimento dei danni morali causati da questa diffamazione alla Repubblica di San Marino.
Piena soddisfazione ha espresso il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi che ha manifestato apprezzamento per l’opera svolta dall’Ambasciatore Cadelo, il quale ha comunicato , in una conferenza stampa, l’esito di questo procedimento, ripreso poi dai media giapponesi’.

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