COMMISSIONE GIUSTIZIA, GIUSTO PROCESSO SUPERA L’ESAME
Il “Giusto Processo” supera indenne lo scoglio della
Commissione consigliare permanente Affari Costituzionali e Giustizia,
riunita oggi a Palazzo Pubblico. La normativa è stata infatti approvata con 13 voti a favore e 5 contrari. Respinti i numerosi emendamenti presentati dai commissari di minoranza, il progetto di legge “Norme sulla procedura penale e sul segreto istruttorio nel processo penale”,- su cui lo scorso ottobre è inciampato
il vecchio governo Psd, Ap, Su
– ha ottenuto così il via libera per l’ultimo passo dell’iter legislativo.
In sede di dibattito, i consiglieri dell’opposizione si sono lamentati all’unanimità delle modifiche al testo già presentato in prima lettura. Gli emendamenti proposti oggi in aula dal governo, volti ad abrogare alcuni articoli tecnici relativi al ruolo del difensore, sono stati infatti ritenuti dall’opposizione uno “stravolgimento eccessivo” del progetto originario. Accusa rigettata dai commissari di maggioranza e da
Ivan Foschi, Segretario di Stato alla Giustizia: “Ci sono modifiche e abrogazioni di alcuni articoli di carattere tecnico, ma non si può dire che il progetto resti nudo o che sia stato stravolto”. Al contrario, “Restano i punti più innovativi- chiarisce il Segretario di Stato- come quelli che introducono le comunicazioni giudiziarie e che pongono limiti temporali ben precisi per quanto riguarda sia la segretezza, sia la durata intera della fase istruttoria, nonché la possibilità di appellarsi al provvedimento di archiviazione”. Così, rimane invariato anche l’articolo 16 che interessa in particolar modo la stampa, ovvero il divieto di pubblicazione di atti coperti da segreto istruttorio: ai trasgressori spetterà una multa di 12 mila euro.
Infine, la strada si presenta tutta in discesa per il progetto di legge “Prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere” che è stato approvato in mattinata dalla commissione con 15 voti a favore e uno contrario.