La replica di Repubblica futura a Noi per la Repubblica

La replica di Repubblica futura a Noi per la Repubblica

La replica di Repubblica futura a Noi per la Repubblica

Non eravamo riusciti a capire quale componente di Npr avesse messo in piedi lo sgangherato comunicato di ieri in risposta a quello di Repubblica futura (“le trovate del segretario per il Turismo”). Oggi, da una nota firmata Ps-Noi sammarinesi, abbiamo capito che la risposta a Rf è stata confezionata dalla componente Psd-Md e abbiamo notato come il gruppo Berti-Bronzetti ne abbia approfittato per attaccare i segretari di Stato Pedini Amati e Belluzzi. 

Non intendiamo commentare le beghe interne di Npr il cui epilogo sarà tutto da godere. Ci limitiamo a fare osservare ai sedicenti di Psd-Md che Ap e Upr non esistono più dal 2016. Sono ormai 5 anni che Repubblica futura, nel ruolo di governo e di opposizione e attraverso due passaggi elettorali, svolge la propria attività politica.

Quanto al passato, non dobbiamo scusarci né giustificare alcunché. Rf non ha mai avuto come fondatore o aderente alcun politico indagato o condannato in primo grado per il “conto Mazzini”, a differenza di quanto è accaduto a carico del Psd che, nel periodo in cui era al governo con Ap (sei anni in totale) e questioni giudiziarie a parte, è sempre stato titolare della segreteria alle Finanze. Curioso che ora addebiti ad Ap la responsabilità delle macerie economiche, che si guardi bene dal ricordare che sua è stata la scelta di affidare la presidenza di Banca Centrale a Wafik Grais, che il mitico Carrirolo – negli anni del socialismo elettronico – frequentava e prometteva voto di scambio con uno degli attuali consiglieri di Npr, che nel gruppo consiliare di Npr siede un debitore bancario che non paga, che la relazione unitaria della Commissione Fincapital portava anche la firma del rappresentante del Psd…

Curioso è anche il fatto che Ap venga accusata di egemonia in coalizioni in cui i due terzi dei componenti erano del Psd (2006-2008) e della Dc (2008-2012), mentre nella coalizione 2012-2016 Dc e Psd avevano insieme 31 consiglieri su 35. Se di macerie si tratta (noi crediamo di no), quel che resta del Psd cominci ad assumere la propria quota parte – che non è insignificante – di responsabilità!

Al contrario di Psd-Md, Repubblica futura non ha bisogno di ingombranti spin doctor, condannati in primo grado nel processo Mazzini, per costruire strategie politiche e alleanze per rimanere al governo; ed era a casa il 1° di aprile e non in via Gino Giacomini a bere champagne e a mangiare porchetta. Sono piccoli dettagli ma fanno la differenza. Noi alle prossime elezioni ci saremo ancora e siamo curiosi di vedere in cosa si trasformerà Npr e in particolare la componente Psd-Md, conoscendo la vocazione di alcuni suoi membri ad essere i veri Transformer della politica sammarinese.

Di fronte alla pochezza dell’azione governativa (anche nel settore turistico), di fronte alle critiche di Rf per l’assenza di provvedimenti capaci di favorire la ripresa dopo la pandemia, la risposta di uno sparuto gruppo di maggioranza è stata al limite del ridicolo. Ne prendiamo atto e comprendiamo che – in mancanza di risultati – qualcuno è costretto a scegliere la strada delle falsità e della rissa, strada in cui, per altro, non è affatto un abile protagonista.

 

 

Repubblica futura 

 

 

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