La storia, fondamento dell’opera di Zani a San Marino

La storia, fondamento dell’opera di Zani a San Marino

La storia, fondamento dell’opera di Zani a San Marino

A Villa Manzoni, questa sera, la presidente della Commissione Monumenti Lucia Mazza e la professoressa Laura Rossi interverranno per raccontare la “rifabbrica” di San Marino a cinquant’anni dalla morte del suo artefice. 

 

 

San Marino 29 ottobre 2014

 

Tutta l’opera di Gino Zani a San Marino, tutta la sua “rifabbrica” poggia sulla ricerca, sull’indagine e la ricostruzione storica del passato, che l’ingegnere utilizza per gli interventi sulla città, sui singoli monumenti, sul territorio intero. 

Il salotto letterario di Villa Manzoni, per il suo ultimo appuntamento del 2014, questa sera (giovedì 30 ottobre) ore 21, si tinge di storia sammarinese per raccontare come ne sia stata ridisegnata la Città. Quella Città che oggi è attrazione di milioni di turisti e che l’Unesco ha decretato Patrimonio dell’Umanità.

Due importanti relatrici: Lucia Mazza, presidente della Commissione Monumenti; e la professoressa Laura Rossi, già direttore della Bilbioteca di Stato racconteranno come gli occhi di Zani abbiano visto la “sua” San Marino nell’espressione artistica, il suo ruolo nella Commissione dei Monumenti (nata appunto nel 1919) e la sua presa di posizione per la ricostruzione delle antiche mura, scalzando l’idea di restauro romantico di pura conservazione, proposta dall’architetto romano Vincenzo Moraldi (della scuola di Ruskin).

Saranno tratteggiati i sommi capi della “sua” ricostruzione e le motivazioni che ne stanno alla base, al fine ultimo di rendere palpabile la complessità dell’intera opera. Aspetti che recentemente hanno assunto una valenza del tutto eccezionale d’interesse universale, che obbligatoriamente condizionano tutti gli interventi di restauro della Città di San Marino.

Conoscere vuol dire amare. Non si può amare il proprio Paese senza conoscerne la storia, le tradizioni, i personaggi che ne hanno animato il percorso attarverso i secoli.

Con questa occasione di conoscenza, l’Ente Cassa Faetano – fondazione Banca di San Marino, che ha promosso il salotto letterario di Villa Manzoni, vuole dunque ricordare l’ingegnere Gino Zani che con la sua opera ha dato un contributo alla valorizzazione della “bellezza” che San Marino ha scritto nelle sue mura e nei suoi monumenti attraverso i secoli.

 

 

Note biografiche

Gino Zani nasce a San Marino il 31 dicembre 1882 da una famiglia operaia di modeste condizioni. Il nonno Nicola, detto “Badarlon” è colui che, nella notte del 31 luglio 1849, guidò Garibaldi e sua moglie Anita fino a Cesenatico. Ottenuta la licenza liceale, Zani si iscrive alla facoltà di Ingegneria di Bologna. Si laurea nel 1908 con una tesi su un tema all’epoca poco approfondito: Le applicazioni tecniche del cemento armato. Il 4 gennaio del 1909, su presentazione dell’Università, parte per Reggio Calabria come ingegnere volontario, per contribuire alla ricostruzione della città distrutta dal terremoto avvenuto nel precedente mese di dicembre. In breve tempo fa carriera e si sposa. Mette a punto un brevetto per le costruzioni antisismiche, che poi verrà utilizzato su larga scala e depositato presso il ministero dei Lavori Pubblici. Sempre a Reggio, firma il progetto di alcuni edifici prestigiosi: il palazzo della  Prefettura, la chiesa di san Giuseppe, i palazzi Trapani – Lombardi, Spinelli e quello del Genio Civile, di cui diviene capo. Di seguito diventa capo dell’Ente Edilizio. 

Gino Zani rimane a lavorare a Reggio Calabria per ben ventisette anni, ma non stacca mai il cordone ombelicale che lo lega a San Marino. Infatti, nel 1919 viene nominato membro onorario della neo Commissione governativa dei ricordi storici e monumenti sammarinesi. Nel 1936, dopo un breve periodo trascorso a Roma, ritorna definitivamente in patria. Qui diventa il protagonista indiscusso di numerosi restauri e di progetti di nuovi edifici. E’ inoltre l’autore di molte pubblicazioni a carattere storico – architettonico, apparse in gran parte sulla rivista Museum. Muore a San Marino il 22 marzo 1964. 

 

 

Per saperne di più 

L’Ente Cassa di Faetano è la fondazione di Banca di San Marino, uno dei primi istituti bancari della Repubblica di San Marino e rappresenta la prosecuzione storica dei valori di promozione umana e sociale che animarono i fondatori nel 1920. L’Ente opera oggi per favorire e promuovere lo sviluppo del paese in termini identitari, culturali ed economici. L’attività dell’Ente vede un impegno particolarmente intenso nei settori dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico del territorio, degli interventi umanitari e dello sport, con una particolare attenzione nei confronti delle giovani generazioni. Tra gli interventi più recenti: i due parcheggi multipiano per l’Ospedale di Stato, il restauro di Villa Manzoni.

La Villa, al confine di Dogana, era originariamente di  proprietà dei Conti Manzoni Borghesi. Antica e ricchissima famiglia proveniente da Savignano sul Rubicone, i Manzoni Borghesi hanno dato a San Marino uomini di Stato e di grande cultura. La Villa, che un tempo era al centro di un’immensa tenuta agreste, venuta progressivamente inglobata dal processo di industrializzazione e urbanizzazione della zona, negli ultimi anni era stata soggetta ad un declino inarrestabile. Finché l’Ente Cassa Faetano, con un imponente investimento, l’ha riportata allo splendore per farne un centro per l’arte e la cultura. La mostra di documenti e reperti quattrocenteschi “San Marino tra Montefeltro e Malatesti” è stato il primo evento ospitato dal rinnovato edificio.

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