La Svizzera insegna anche a San Marino come contrastare lo scudo fiscale

La Svizzera insegna anche a  San Marino come contrastare lo scudo fiscale

Su Milano Finanza Roberto Sommella sotto il titolo ‘Ecco i paletti di Berna sullo scudo’ informa che ‘i banchieri della Confederazione hanno messo in fila una serie di ostacoli non da poco. Che potrebbero rendere più arduo il cammino dello scudo-ter, in rampa di lancio proprio il 15 settembre. Il tema lotta ai paradisi fiscali e restrizione degli standard Ocse sulla doppia imposizione è molto in voga in questo periodo nei cantoni, soprattutto in quello ticinese, tanto che numerosi organi di stampa svizzeri, nel dar conto delle novità in arrivo anche dalla normativa dei governo Berlusconi, hanno individuato molte criticità sulla strada dello scambio di informazioni fiscali a cui tiene in particolar modo il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Eccone alcune, registrate dall’Associazione dei banchieri svizzeri, come riportato da alcuni quotidiani del Canton Ticino.

In sintesi:

1) Accordo solo sui futuri evasori. Innanzitutto, l’oggetto dei nuovi accordi sarà esclusivamente l’evasione fiscale compiuta dopo la firma degli accordi.

2) Archivi aperti solo su precise richieste. Lo sanno bene i magistrati italiani che per anni hanno tentato di effettuare rogatorie internazionali, con scarsi risultati (solo una cinquantina in tutto): l’amministrazione fiscale elvetica risponderà, anche in presenza di un accordo, solo se l’Italia ‘circostanzierà e preciserà nel dettaglio’ la richiesta di informazioni.

3) Prima caccia all’evasione in patria poi all’estero.

4) Possibilità di ricorso in Svizzera.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy