La Tribuna Sammainese: ‘autointervista’ di Carlo Romeo

La Tribuna Sammainese: ‘autointervista’ di Carlo Romeo

Si discute di Rtv e il dg Carlo Romeo risponde con un’autointervista

Ho letto. Il consigliere Lazzari penso abbia idee un po’ antiche e confuse, forse risalenti al periodo in cui a Rtv ci lavorava lui e non io. Tutto il rispetto per il consigliere anche se non è a tutti chiarissimo chi rappresenti oltre se stesso. Non sarò certo io a scandalizzarmi, visto che vengo da un Paese che ha espresso fenomeni come Scilipoti e Razzi nell’ambito del vagabondaggio parlamentare, esempi assolutamente unici al mondo. Comunque mi sarei aspettato dal consigliere Lazzari osservazioni più documentate e attuali, anche critiche certo e non le solite trite e demagogiche banalità su Rtv dove c’è gente che merita rispetto per il lavoro che fa e per come lo fa. La cosa divertente è che a quattr’occhi con i dipendenti di Rtv i vari critici cambiano opinione sensibilmente e Rtv diventa una azienda esemplare. Fossi in lui mi preoccuperei magari di più se raggiungeremo l’obiettivo 2014 per il risanamento iniziato nel 2012, quando la Rtv era a un passo dal fallimento, oppure concretamente sulla sicurezza dei lavoratori, come sta facendo con rigore il suo collega di opposizione Paolo Crescentini o sulla qualità dei prodotti messi in onda o sui nuovi accordi pubblicitari o sull’ampliamento del segnale. Insomma cose del genere.

A proposito di nuovi programmi. Luciano Onder lascia la Rai. Chiude anche con Rtv?Lo ho sentito ieri. E’ molto sereno, non polemizza con quella che è stata la sua casa per quarant’anni. È una persona cui le polemiche fini a se stesse o per grattare un po’ di pubblicità non piacciono e poi resta comunque una risorsa televisiva importante perchè sulla salute è il migliore. Se i nuovi contratti che firmerà lo consentiranno, continuerà la sua collaborazione con noi. In sintesi se possibile resta in squadra con Rtv. Non dipende da noi ma sono molto ottimista in merito. Posso anzi dire che sarei quasi sicuro che Luciano sarà a dicembre nei nostri studi per registrare la sua nuova serie.
Che fine ha fatto Luca Zingaretti?Anno impegnativo per lui dal punto di vista professionale e ne siamo lieti. La sua collaborazione con noi è condizionata ovviamente a questo. Sta lavorando nei ritagli di tempo a un reportage per Rtv, il suo primo reportage, che speriamo possa uscire per Natale.
L’informazione la chiama pesantemente in causa per la legge sull’editoria. Risponderà?Penso proprio di no. Mi sembra un pezzo da maestrini di paese, presuntuosi, saccenti, autoreferenziali (e apparentemente un tantino frustrati). Non è un problema di percorsi e esperienze professionali o di dimensioni del giornale (si può essere giornali grandi come il Corriere della Sera o piccoli come L’Eco del Felino, le cose non cambiano se si sa rispettare la realtà e le diverse posizioni). Cambia come ci si rapporta alla notizia e alla polemica. Non è comunque mio interesse convincere nessuno sulla questione legge sulla editoria.Un giornalista mi ha chiesto un parere e io ho risposto, sempre che sia ancora legittimo avere una opinione.
Insomma sulle nomine cosa pensa?Rischio di ripetermi e mi scuso. A chi piacciono corporazioni come l’Ordine dei giornalisti italiano che processerebbero se stesse, se le tengano e auguri. Se poi si pensa che tutta la politica sammarinese sia in mano a mafiosi irrecuperabili, incapaci di produrre nomine adeguate, benissimo. Vuol dire che non si considera il Consiglio Grande Generale regolarmente eletto ma in mano a dei camorristi. Al momento io sono invece convinto che nonostante le criticità forti, San Marino sia ancora una Repubblica democratica. Mi sbaglierò ma non sono il solo, visto quel che ho personalmente sentito dire a gente come Ban Ki-Moon e Giorgio Napolitano. Finchè esiste una democrazia, in qualsiasi parte del mondo civile, gli istituti di controllo li nominano i politici regolarmente eletti dal popolo. Si chiama democrazia. Altrimenti, torno a ripetere, si torna alle corporazioni che controllano e giudicano se stesse (come peraltro facevano i fascisti). E cane non mangia cane.
Carlo Romeo

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