La Tribuna Sammarinese, Dario Manzaroli: percepiti come una banda

La Tribuna Sammarinese, Dario Manzaroli: percepiti come una banda

LA TRIBUNA SAMMARINESE

 Il Punto di vista di Dario Manzaroli sulla situazione del Titano, vista dall’Italia e dall’estero

 San Marino e la credibilità distrutta

 “Siamo percepiti
un pò ovunque
come una banda
di delinquenti,
di evasori e di
farabutti che
non meritano
nessun rispetto”

 Dario Manzaroli

 Il Paese sta sprofondando
in una crisi che prima
che economica è morale:
il disastro economico è
stato avviato e potenziato
dalla perdita di qualsiasi
senso del limite e da
una corrutella che ha investito
tutte le istituzione
e ridotto il senso civico
dei cittadini.

 Siamo diventati impresentabili
e siamo percepiti
un pò ovunque come
una banda di delinquenti,
di evasori e di farabutti
che non meritano nessun
rispetto.
Sino a pochi anni fa
viaggiando per l’italia
o all’estero, dichiarandosi
sammarinesi
si era circondati da curiosità
ed affetto per
la nostra piccola patria
indipendente,umile e al
contempo fiera.
Ora ovunque si vada si
rischia di essere investiti
da contumelie e parole
aggressive, non sempre
giustificate ma purtroppo
comprensibili.
Un patrimonio di 1700
anni di indipendenza –
l’unica nostra vera ricchezza
e risorsa -è andato
in fumo per la responsabilità
di una classe dirigente
avida,mediocre
e ladra, che è ancora lì a
dirci cosa dobbiamo fare
mentre tutto sta crollando.
Bisogna ripartire dalla
questione morale per
ricreare un senso civico
accettabile e comportamenti
coerenti.
Molte sono le radici a cui
attingere da parte di una
nuova classe dirigente
credibile e noi dai soliti
giochi di Palazzo a cui assistiamo
anche in questi
gioni.
Ad esempio, ricorre fra
pochi giorni il 150° anniversario
della lettera che
il Presidente degli Stati
Uniti Abramo Lincoln il
7 maggio 1861 indirizzò
ai Capitani Reggenti.
“Grandi e Cari Amici
Ho ricevuto e letta con
grande sensibilità la lettera
che come Capitani
Reggenti della Repubblica
di San Marino Voi mi
avete indirizzato….
Benchè il Vostro dominio
sia piccolo, il Vostro
stato è nulladimeno
uno dei più onorati in
tutta la storia. Esso ha
per la sua esperienza dimostrato
in pieno la verità
della condotta degli
Amici dell’Umanità; codesto
Governo è fondato
sui principi Repubblicani,
è maturo per essere
così amministrato, come
di essere sicuro di durata.
Voi avete gentilmente
osservato la prova attraverso
la quale questa Repubblica
sta ora passando.
Essa è di grave conseguenza.
Implica la questione
di un Rappresentante
che ha esteso ed
ingrandito la Repubblica
tanto da renderla sicura
contro i nemici, mentre
essa stessa può salvarsi
dal pericolo di una
discordia domestica : ho
fede in un buon risultato.
Desidero che il Vostro
interessante Stato possa
durare e fiorire per
sempre; che Voi il Vostro
buon Amico ABRAHAM
LINCOLN”.
Ritrovare l’onore perduto,
ricostruire atteggiamenti
che rendano riconoscibile
la piccola San
Marino come esempio di
sana gestione repubblicana
rinnovando e rendendo
concreta la democrazia,
e promovuendo
comportamenti ed azioni
che ci rendano di nuovo
“amici dell’umanità”.
Forse l’amicizia con gli
Stati Uniti può essere
rinsaldata nel nome dei
Grandi Principi Universali
di LIBERTA’ – FRATELLANZA
– UGUALIANZA.
Forse ad un Grande Paese
si può chiedere una
mano per ricostruire
quella credibilità che abbiamo
impunemente e
colpevolmente distrutto
ed un nuovo processo
economico che ci consenta
di guardare con
minore apprensione al
futuro e di riprendere un
dialogo con l’Italia su basi
più paritarie e non con
il coltello alla gola come
sta avvenendo, che tenga
conto delle esigenze
italiane, ma al contempo
che tenga conto anche
delle nostre esigenze
e del rispetto della nostra
sovranità.

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