La Voce di Romagna e i Magistrati di Forli’. Di mezzo San Marino

La Voce di Romagna e i Magistrati di Forli’. Di mezzo San Marino

La Sottosezione di Forlì dell’ANM su La Voce di Romagna di Forl’: Inchiesta soldi a San Marino, chiarezza e magistratura / Informazione. L’Associazione Nazionale magistrati contesta un articolo della Voce, scritto col solo scopo di spiegare al lettore cosa c’era dietro a certi scoop giornalistici di testate nazionali. 

In relazione all’articolo dal titolo “Forlì-San Marino, ecco il grande imbrloglio“, pubblicato in data 2.10.2015 sul quotidiano “La Voce”, la Sottosezione di Forlì dell’Associazione Nazionale Magistrati stigmatizza il tenore gratuitamente denigratorio dello scritto nei confronti della Procura della Repubblica di Forlì, del Procuratore della Repubblica e della Guardia di Finanza. L’esercizio del diritto di cronaca e di critica non può diventare lo strumento attraverso il quale offendere e delegittimare i magistrati e le Forze di Polizia impegnati nel doveroso svolgimento di attività di indagine nell’ambito di un procedimento penale non ancora concluso.  La Sottosezione di Forlì dell’ANM.

Ecco la risposta di Raimondo Baldoni: L’articolo non è assolutamente offensivo e di sicuro non è “gratuitamente denigratorio”. L’articolo non è stato pubblicato per denigrare e non denigra nessuno, ma è stato pubblicato per fare chiarezza su una circostanza, quella dell’inchiesta uscita su L’Espresso (Soldi dall’Italia a San Marino) con grossolane inesattezze e che andavano ad inficiare “il doveroso svolgimento di attività di indagine non ancora concluso”, come Anm. E proprio perché l’indagine non è ancora conclusa, stona ancor di più il fatto che su questa inchiesta sia stato permesso ad una telecamera de La Gabbia, trasmissione di La7, di filmare i dati e le schermate con nomi e cognomi sul computer del comandate provinciale della Guardia di Finanza. Nell’articolo di La Voce si sosteneva  che sarebbe stato grave se il il Procuratore della Repubblica di Forlì avesse autorizzato tutto questo, senza accusare nessuno, perché non sappiamo chi l’ha autorizzato. L’articolo è stato fatto per fare chiarezza ai lettori come prevede la deontologia professionale dell’Ordine dei giornalisti  con le varie Carte che tutelano la professione. L’Anm sostiene giustamente che l’esercizio del diritto di cronaca e di critica non può diventare lo strumento attraverso il quale offendere  e delegittimare i magistrati e le Forze di Polizia. Lo sappiamo benissimo e infatti non abbiamo offeso nessuno: ci siamo limitati a fare cronaca di ciò che è accaduto ed è difficile che qualcuno possa smentirci.  La sottosezione dell’Amn di Forlì dice che ha stigmatizzato il nostro operato, ma non può smentire alcuna circostanza  riportata. Quello di giudicare è il loro mestiere, ma il nostro è quello di informare correttamente e noi lo abbiamo fatto, senza diffamare nessuno. Sarebbe stato meglio, però, che l’associazione dei magistrati, si fosse occupata di chiarire cosa accade in Procura a Forlì (anche come forma di tutela della stessa autorità giudiziaria) visto che già la settimana precedente all’articolo in oggetto era uscita (non sappiamo da dove)  un’altra notizia su un’altra inchiesta, quella di Pantani. Due fughe di notizie in una settimana, finite sempre nelle testate nazionali. 

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