LABDEM, intervento del Coordinatore Stefano Spadoni

LABDEM, intervento del Coordinatore Stefano Spadoni

Intervento di Stefano Spadoni, coordinatore LABDEM,  pronunciato nell’ambito della Conferenza del Tavolo Riformista svoltasi oggi a Domagnano.

Cari Concittadini,

Cari Compagni,
sono lieto di portare il contributo di LABORATORIO DEMOCRATICO all’odierno appuntamento politico organizzato dal Tavolo Riformista.
Prima di iniziare il mio intervento voglio manifestare la solidarietà e il cordoglio di LABORATORIO DEMOCRATICO verso il popolo belga. Il nostro pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, il loro dolore è il dolore di tutti noi. Non ci sono parole per commentare l’ennesimo vile attentato terroristico che non solo ha colpito il Belgio, ma ha colpito l’intera Europa. Non dobbiamo farci intimorire, l’Europa continuerà ad esistere e lo farà esportando i valori della libertà e della tolleranza come sempre ha fatto nel corso della sua storia e anche la Repubblica di San Marino dovrà fare la propria parte negli organismi internazionali in cui è presente.
Venendo alle questioni di nostra competenza, desidero ringraziare pubblicamente il Partito dei Socialisti e dei Democratici per la lungimiranza dimostrata nel mettere in campo, prima, e nel portare avanti, poi, il progetto di riaggregazione dell’area della sinistra riformista e democratica attraverso la costituzione del Tavolo Riformista. E’ stato un atto di coraggio che va riconosciuto e apprezzato in quanto il P.S.D., pur avendo attualmente responsabilità di governo, ha voluto avviare un ragionamento serio e trasparente sulla possibilità di ridare unità politica e organizzativa alle migliori esperienze del riformismo sammarinese. Non era una cosa affatto scontata in un momento in cui in politica a prevalere sono i tatticismi, le manovre sotterranee e gli incontri segreti, il cui minimo comune denominatore risiede nello spasmodico inseguimento dell’eldorado governativo. Con tutte le difficoltà del caso, peraltro ampiamente comprensibili, il P.S.D. ha deciso di guardare al futuro e LABORATORIO DEMOCRATICO intende riconoscere questo merito che di certo non è di secondaria importanza.
Non è un caso che ci troviamo a discutere dell’opportunità di ricostruire una casa comune per l’intera famiglia della sinistra sammarinese, proprio il 25 marzo, giorno in cui ogni anno celebriamo la ricorrenza dell’Arengo dei Capifamiglia. Sono passati 110 anni dal 25 marzo 1906, quando il popolo sammarinese riuscì ad abbattere il regime oligarchico ripristinando la democrazia e la libertà. E proprio l’Arengo con i valori fondamentali di cui è portatore, ovvero democrazia e libertà, rappresenta il punto di riferimento ideale nel quale devono necessariamente riconoscersi tutte le organizzazioni e tutti gli individui che si definiscono “di sinistra”.
L’Arengo è il fondamento della sinistra sammarinese e la libertà e la democrazia sono i principi essenziali su cui ricostruire un’identità forte e precisa su cui impostare l’unità politica e organizzativa della sinistra.
LABORATORIO DEMOCRATICO, con i suoi esponenti e in particolare con il suo rappresentante consiliare Simone Celli, fin dall’inizio ha sostenuto con determinazione e senza precondizioni il percorso tracciato dal Tavolo Riformista.
Ha sostenuto, sostiene e sosterrà la necessità di riunire la sinistra riformista e democratica del nostro Paese, sulla base di un progetto di società che abbia come valori cardine, ovviamente la libertà e la democrazia, ma anche l’uguaglianza, le pari opportunità, il merito, la difesa delle Istituzioni, la tutela dell’ambiente, la legalità e l’affermazione dei diritti civili e sociali.
Per LABORATORIO DEMOCRATICO sono maturi i tempi per mettere a disposizione della comunità sammarinese una grande organizzazione politica che determini il superamento degli steccati ideologici, tipici dell’epoca precedente alla caduta del Muro di Berlino, garantendo l’unità dei riformisti sotto la bandiera del socialismo europeo e internazionale; che operi per l’affermazione di un sistema politico imperniato sul modello dell’alternanza democratica; che diventi l’architrave di un centro-sinistra di governo capace di realizzare le indispensabili riforme strutturali sul piano economico e sociale; che ponga al centro della propria agenda programmatica il tema della cultura quale fattore di crescita e di miglioramento delle nuove generazioni; che agisca concretamente per la definizione di un modello di sviluppo sostenibile orientato al progresso economico, civile e sociale; che si impegni alla realizzazione di una società in cui ai diritti si accompagnino i doveri, in cui il merito prenda il posto delle raccomandazioni, in cui i privilegi corporativi lascino spazio alle competenze, alla fantasia e alla creatività.
E’ questo lo spirito con cui LABORATORIO DEMOCRATICO ha aderito al Tavolo Riformista ed è questo lo spirito con cui contribuirà attivamente alla sua evoluzione.
I documenti presentati dai relatori all’inizio della conferenza, sono un ottimo punto di partenza su cui lavorare per definire al più presto una piattaforma politica, programmatica e culturale, di altissimo livello, con cui i riformisti dovranno candidarsi senza alcun tentennamento alla guida del governo del Paese nella prossima legislatura.
Non vediamo l’ora di poter partecipare al confronto sulla stesura del Manifesto Costituente e soprattutto non vediamo l’ora di poterlo sottoscrivere, perché a quel punto il sogno sarà diventato realtà: i cittadini sammarinesi alle prossime elezioni avranno la possibilità di votare per un’unica grande lista della sinistra democratica sammarinese, un’unica grande lista del socialismo europeo ed internazionale, un’unica grande lista del cambiamento e dell’innovazione.
E’ questo l’obbiettivo per cui LABORATORIO DEMOCRATICO si impegnerà, perché ritiene che sia giunta l’ora di mettere la parola “FINE” alle divisioni, più o meno recenti, che hanno notevolmente indebolito l’area riformista e che sono state provocate dagli egoismi dei “capi e capetti” di turno.
Con il Tavolo Riformista si può guardare in avanti e lo dobbiamo fare tutti insieme, ricercando il coinvolgimento anche di quella parte di società civile che oggi non ha più alcun riferimento in ambito politico.
Siamo solo agli inizi, ma se il buongiorno si vede dal mattino, credo che abbiamo davvero intrapreso la strada giusta.
Concludo il mio intervento con una citazione dell’indimenticabile Sandro Pertini:
“Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, privandomi della libertà, io la rifiuterei. Ecco come io sono socialista”.
Cari Compagni, non dimentichiamo mai nel nostro agire politico quotidiano, l’insegnamento di uno dei più grandi maestri del socialismo di ogni epoca.
Grazie.
Stefano Spadoni
Coordinatore Laboratorio Democratico

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy