Latte di San Marino, sui social la rabbia dei consumatori
Podeschi: “Il governo vuole sostenere il settore lattiero per lavorare latte estero con i soldi pubblici che per inciso non abbiamo?”
Cresce l’intolleranza al latte a San Marino, ma non perché sia in aumento l’intolleranza al lattosio, quanto per la situazione del “latte made in San Marino” su cui sul Titano si stanno scaldando gli animi. A riportare l’attenzione sulla questione-latte un post sul gruppo FB “San Marino risponde” in cui un cittadino fa notare di avere acquistato una confezione di latte con in bella mostra il logo “Coop. Agricola Latte Sammarinese”, ma con la dicitura – ovviamente sul retro – che indica come origine del latte l’Italia. La criptica indicazione dello stabilimento – IT 03 364 – non cela altro che la Centrale del Latte di Brescia, da anni fornitrice più o meno occulta della Centrale del Latte di San Marino. Il latte a lunga conservazione infatti, quello con l’etichetta rosa, da sempre è quello bresciano, anche se costa quasi 1,50 euro contro i circa 80 centesimi dello stesso marchiato “Centrale del Latte di Brescia”. Piccoli accorgimenti che probabilmente sono bastati negli anni per attirare tutti quei sammarinesi propensi ad acquistare più volentieri un prodotto se “made in San Marino (…)
Articolo tratto da L’informazione
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