Prime reazioni alla classifica sul lavoro irregolare e nero non certo edificante per la provincia di Rimini pubblicata dal Sole 24 ore.
E a stretto giro di posta è arrivata la risposta sulla stampa dell’assessore Meris Soldati che di fatto dice: più controlli nel centro nord e quindi più reati scoperti, altrimenti come si spiegherebbe la totale assenza del sud ‘recentemente teatro di avvenimenti drammatici e eclatanti sul fronte del lavoro ‘fuori legge’
.
Ma l’assessore ed ex sindacalista della CGIL non si nasconde dietro un dito: ‘Il quinto posto di Rimini, con il 62% di irregolarità nelle 603 aziende visitate dagli organi ispettivi, conferma in pieno la profondità del fenomeno.
Anche questi numeri richiamano decisamente il tema della legalità economica in un territorio come quello riminese per molti aspetti ‘anomalo’, effetto soprattutto dell’economia turistica legata alla stagionalità, ma non per questo giustificato’.
La Provincia annuncia in tempi brevi l’approvazione di un protocollo specifico d’intesa con il sistema socio-economico locale.
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