L’Azione Cattolica sugli eventi di Roma fra Papa e Università

L’Azione Cattolica sugli eventi di Roma fra Papa e Università

Per una vera laicità…


L’Azione Cattolica diocesana, placato il clamore ma sentendo ancora forte l’amarezza e la preoccupazione, vuole tornare ad alcuni giorni di distanza dalla visita annullata di papa Benedetto XVI all’università “La Sapienza” di Roma a riflettere sul quel evento incredibile ed inquietante.

Guardando indietro agli accadimenti degli ultimi anni, si realizza che si tratta dell’ultima e più clamorosa delle prese di posizione nei confronti della Chiesa figlie di una certa concezione della laicità che, pur essendo propugnata da piccolissima minoranza come nell’esperienza della Sapienza, può trovare terreno feritile in ambienti fortemente ideologizzati. Le conseguenze gravissime che abbiamo sperimentato, hanno manifestato tutta la fragilità intrinseca e la pericolosità di questa idea di laicità che, negando il dialogo, chiude l’uomo su stesso fino a non riconoscerne più nemmeno i diritti fondamentali.

La vera laicità invece è la capacità di poter giudicare le cose terrene con la propria testa, avendo come obiettivo il bene umano “oggettivo”. La vera laicità richiede di affidarsi al buon uso della ragione e al dialogo, rinunciando alla soprafazione ideologica ed alla intimidazione intellettuale, nel rispetto dei diritti umani ed in particolare della libertà religiosa riconoscendo, pur nella consapevolezza che le cose terrene debbano essere gestite senza pregiudiziali confessionali, il contributo determinate della religione cristiana alla nostra cultura e civiltà. Riteniamo che una laicità così intesa, che per i credenti è un dono di Dio, possa essere considerato un valore umano fondamentale da difendere e promuovere da parte di tutti gli uomini.
Sentiamo di far nostro l’invito del presidente nazionale dell’Azione Cattolica che chiede di continuare il dibattito sviluppato in questi ultimi anni, anche nel dialogo fra credenti e non credenti, sulla natura e il senso della laicità nella nostra società, non rinunciando per colpa di una minoranza ma proseguendo a tessere insieme la rete del rispetto, dell’ascolto reciproco, del dialogo costruttivo e critico.

Con questo spirito e su questo tema, ci piace proporre come contributo le parole con cui Benedetto XVI, a cui ci sentiamo legati da affetto filiale, avrebbe voluto chiudere il suo discorso alla Sapienza di Roma: “Che cosa ha da fare o da dire il Papa nell’università?…è suo compito mantenere desta la sensibilità per la verità; invitare sempre di nuovo la ragione a mettersi alla ricerca del vero, del bene, di Dio e, su questo cammino, sollecitarla a scorgere le utili luci sorte lungo la storia della fede cristiana e a percepire cosi Gesù Cristo come la Luce che illumina la storia e la aiuta a trovare la via verso il futuro.“


Il presidente diocesano di Azione Cattolica
Gian Luigi Giorgetti

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