Lazzaro Rossini, Movimento25Marzo

Lazzaro Rossini, Movimento25Marzo

Anche il 25 marzo 2016 è passato, sono passati 110 anni da quel giorno in cui i cittadini sammarinesi si sono reimpossessati del diritto di decidere del loro futuro.
Ho deciso di passare la giornata fra 2 eventi che secondo me l’hanno più caratterizzata, la mattina alla presentazione delle linee guida della Costituente dei Riformisti, e il pomeriggio ad ascoltare l’intervento del professor Zagrelbesky a palazzo pubblico, sono passato dall’affermazione e l’organizzazione della Democrazia Rappresentativa alla celebrazione della Democrazia Diretta, base della nostra Repubblica e della nostra Democrazia.
Ero nella sala Montelupo con gli interventi dei riformisti in sottofondo, quando leggendo il loro corposo programma, consegnato a tutti i presenti, mi sono imbattuto nel paragrafo “Diritti Civili” in cui erano presenti le volontà di abrogazione del reato di aborto e del riconoscimento delle coppie omossessuali.
La mia sensazione alla lettura di quei punti è passata immediatamente dalla gioia, per la volontà di far evolvere il nostro paese sul tema dei diritti civili, al rammarico, per il ricordo delle 2 istanze d’Arengo, su gli stessi temi, bocciate e trasformate nel solito, inutile ed inevaso ordine del giorno presentato più di un anno e mezzo fa.
Come molti ricorderanno, nel settembre del 2014, il Consiglio Grande e Generale, massimo organismo della nostra Democrazia Rappresentativa, respinse la richiesta dei cittadini che presentarono quelle istanze d’Arengo. (Il sottoscritto, al tempo iscritto del Partito dei Socialisti e dei Democratici, presentò quella sulla depenalizzazione dell’aborto).
Si dichiararono favorevoli all’accoglimento delle 2 istanze d’Arengo: i gruppi consigliari di RETE (4), Civico10 (4), Sinistra Unita (4), Partito Socialista (7) e i consiglieri indipendenti Lazzari (1) e Pedini (1), mentre il gruppo consigliare del Partito dei Socialisti e dei Democratici (9) e il consigliere indipendente Bronzetti (1) si dichiararono, pur essendo solidali e a favore degli istanti, contrari in linea con gli alleati di governo. (Tolti RETE e Civco10, l’intera “Costituente dei Riformisti”).
Leggendo il programma dei Riformisti torva conferma la condivisione di questi temi, come trova conferma che nel settembre del 2014 la volontà popolare rappresentata da 31 consiglieri, dunque la maggioranza, venne sacrificata sull’altare delle logiche di governo.
Il 18 settembre 2014 la Democrazia Rappresentativa venne meno al mandato datogli dalla cittadinanza con il voto del 11 novembre 2012, con quest’idea in testa sono arrivato a palazzo pubblico, dove il professor Zagrebelsky ci ha ricordato, alla presenza delle istituzioni della nostra Democrazia Rappresentativa, che con l’Arengo del 25 marzo 1906 i cittadini hanno voluto ricordare alle istituzioni che vogliono tenere le mani sulla propria Libertà, e che la Democrazia Rappresentativa non può e non deve ostacolare le espressioni di Democrazia Diretta volute dai cittadini, che siano esse istanze d’Arengo, Leggi di iniziativa popolare, Referendum o qualsiasi altra forma di espressione di Democrazia Diretta.
Se le nostre istituzioni credono veramente nei valori dell’Arengo, non possono continuare a tenere le istanze d’Arengo approvate chiuse in un cassetto, non possono continuare a stravolgere le leggi di iniziativa popolare, non possono aggirare gli esiti dei Referendum con dei regolamenti come hanno fatto anche negli ultimi anni.
Mentre noi cittadini, se crediamo veramente nei valori dell’Arengo, non possiamo più accettare che la nostra volontà venga dopo gli interessi di partito.
 
Lazzaro Rossini, Movimento25Marzo.

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