Legge blocco referendum, no all’urgenza

Legge blocco referendum, no all’urgenza

Non passa in Consiglio la richiesta d’urgenza sulla Legge sulla previdenza complementare, tesa a bloccare il referendum già indetto dalla Reggenza per il 18 febbraio 2007.
Da registrare uno scambio di accuse fra maggioranza e opposizione per questa inutile spesa per lo Stato, dato che la procedura del referendum dovrà mettersi in moto nonostante che si sappia che poi sarà bloccata da una decsione del prossimo Consiglio.
Alessandro Rossi di Sinistra Unita accusa la minoranza di irresponsabilità.
Rosa Zafferani democristiana ‘indipendente’ replica: la votazione sconfessa l’affermazione che l’opposizione in blocco non l’abbia votata. Io stessa ho votato si. Questo significa che qualcuno della maggioranza ha votato contro il governo .
Gabriele Gatti, capogruppo della Democrazia Cristiana, rigetta le accuse pur ammettendo che si sarebbe aspettato che la legge fosse accompagnata da un provvedimento di intervento in materia che dicesse quali scelte si intendono fare.
Augusto Casali , Nuovo Partito Socialista, dichiara: Bene ha fatto il governo a presentare un progetto che avrebbe dovuto disinnescare il referendum, ma l’ha fatto troppo tardi. Non si è chiesto all’opposizione un atteggiamento costruttivo, ma noi fin da ora dichiariamo il nostro voto a questa legge in seconda lettura .

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