Legge elettorale, ancora tutto in alto mare

Legge elettorale, ancora tutto in alto mare

Di fatto è ancora tutto in alto mare per quanto riguarda la nuova legge elettorale.

Infatti, nonostante che tutti i partiti si dicano favorevoli al varo, in pratica i pareri finora emersi sono così contrapposti che sarà tutt’altro che facile arrivare all’obiettivo di varare un provvedimento sufficientemente condiviso.

C’è la difficoltà nota del voto estero, sul quale Democrazia Cristiana e Alleanza Popolare hanno sempre avuto visioni diametralmente diverse.

C’è da assecondare la ovvia richiesta dei partiti ‘piccoli’ di poter sopravvivere. Adesso questi sono in una posizione di forza, in quanto il governo fatica a reggersi senza il consenso (oltre che del Nuovo Partito Socialista) di almeno due di loro: Noi Sammarinesi e Popolari Sammarinesi.
C’è la questione del numero delle preferenze. Il Nuovo Partito Socialista chiede di modificare sostanzialmente la legge di iniziativa popolare già presentata in Consiglio in merito, appunto, al numero delle preferenza. Vuole che l’elettore possa esprimere una sola preferenza. Ha già preannunciato che intende promuovere un referendum specifico qualora la richiesta non venga accolta.

C’è da modificare il codice penale per aggravare la pena per il voto di scambio e, probabilmente, ridefinire il reato stesso. lo chiedono Noi Sammarinesi ed Alleanza Popolare.

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