Leggi fondamentali per la riforma della P.A.

Leggi fondamentali per la riforma della P.A.

Comunicato

Con l’approvazione delle leggi fondamentali per la riforma della P.A. si concretizza un risultato molto importante per il Paese

Venerdì 24 luglio 2009 – La Segreteria di Stato per gli Affari Interni anche a nome del Governo accoglie con viva soddisfazione l’approvazione delle prime importanti leggi per la riforma della P.A., avvenuta nella seduta del Consiglio Grande e Generale del 23 luglio.
Infatti, dopo tanti anni di promesse non mantenute, finalmente il Consiglio ha potuto avviare un processo fondamentale per il nostro paese.

Se tanti Governi che si sono succeduti nel tempo hanno mancato l’obiettivo o hanno addirittura rinunciato a perseguirlo, è perché si tratta di una riforma oggettivamente complessa e politicamente “difficile”.

La complessità è determinata, sul piano tecnico, dal dover agire su una struttura voluminosa, parcellizzata ed articolata, dalla necessità di rimuovere rigidità e stratificazioni normative, e di ammodernare modelli consolidati. A ciò si associano resistenze al cambiamento, spinte di natura corporativa ed altri numerosi ostacoli che possono essere affrontati solo se ci sono forte volontà politica, unità di intenti e coraggio.

Sarebbe stato più semplice fare interventi minimali e disorganici, come è avvenuto in passato facendo pagare a tutti maggiori costi e rendendo le cose ancora sempre più complicate e farraginose.
Il Governo e la maggioranza attuali hanno, invece, saputo presentare al Consiglio il progetto di riforma completo. Essendo tanti gli interventi necessari e tante le leggi, abbiamo scelto per dovere di trasparenza e di onestà politica verso il Paese, di mettere tutto sul tavolo: si comincia da una parte dichiarando apertamente quali sono il contesto complessivo e l’approdo finale.

Se oggi si consegue questo qualificante e atteso risultato, lo si deve, in primo luogo, alla coesione e ferma determinazione di questa maggioranza che ha saputo concretizzare nei fatti uno dei più significativi impegni assunti nel programma di legislatura.

Tratti distintivi ed innovativi della riforma, la separazione di poteri e attribuzioni tra sfera politica, incaricata di tracciare gli indirizzi e quella amministrativa che oltre ad attuare le norme, deve avere gli strumenti per potersi organizzare e coordinare autonomamente, per migliorare la qualità dei servizi, per innovare le procedure ed il lavoro, e per rispondere adeguatamente alle esigenze dell’utenza.

Dal pacchetto di leggi approvato ieri discenderanno ulteriori provvedimenti applicativi per i concorsi e la dirigenza, e tutte le leggi ed i decreti previsti dalla legge quadro a cominciare dalla definizione della nuova struttura degli uffici/servizi e del fabbisogno del personale, in modo da poter finalmente superare situazioni di oggettiva difficoltà all’interno dell’Amministrazione e dare risposte appropriate, ispirate a norme e criteri uguali per tutti. Sono parallelamente in corso i lavori nei diversi “cantieri” dell’innovazione tecnologica e della semplificazione delle procedure.

Sono infatti tanti gli ambiti su cui intervenire e questo primo storico risultato è, per certi versi, un punto di partenza che, seppure molto incoraggiante, richiede un nuovo grosso impegno di elaborazione sia tecnica che politica.

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