Lettera di ANS ai sammarinesi in difesa (disperata) dello Stato

Lettera di ANS ai sammarinesi in difesa (disperata) dello Stato

Carissimi concittadini, visto che nessuno lo sta facendo, Ans vuole assumere un ruolo alquanto spinoso e sconveniente, cioé quello dell’avvocato difensore di una Repubblica troppo spesso bistrattata dalle cronache sui giornali e accostata in maniera spregevole ad una sorta di Paese dove regna l’illegalità. Oggi cari concittadini, vogliamo assumere la difesa del nostro Stato. È un ruolo sconveniente, che ci susciterà le vostre ire, i vostri insulti, le vostre peggiori bestemmie, eppure qualcuno lo dove fare.

Certo lo sappiamo, la condotta dell’imputato non è stata lineare in questi ultimi venti anni: attraverso suoi rappresentati, incapaci e rammolliti, affaristi ed arrivisti, ha ridotto all’osso la nostra economia, sta piano piano negando un futuro a nostri giovani, sta spargendo insicurezza, disoccupazione e miseria. Ma di chi è la colpa? Non è forse anche di coloro che oggi gridano, con un po’ di ipocrisia e di facile vittimismo, alla gogna? Di coloro che troppo facilmente danno la colpa al sistema e alle marionette di Stato?

Ricordiamoci, appunto, che ogni uomo libero, qualunque sia la posizione sociale, culturale ed etica, può facilmente essere attore di questo Stato, democratico per vocazione (non per tradizione), scegliendo chi lo rappresenti e lo governi. Se molti hanno deciso di scegliere sempre male i propri rappresentati, prediligendo secondo la logica della pancia e della tasca, che senso ha oggi lamentarsi? Che senso ha aggredire il nostro Stato in tutte le sue sfumature ed in tutti i suoi ruoli? Questo non riusciamo proprio a capire: non è lo Stato che è debole, ma forse il cittadino che è troppo schizofrenico.

Abbiamo parlato dei rappresentati, forse coloro che dovrebbero veramente essere messi sotto torchio, esser condannati per alto tradimento: sono loro che, alcune volte, ci fanno disamorare di questo Stato; sono loro i veri responsabili. Da troppo tempo incapaci ci rappresentano, politici riciclati al servizio del cittadino o vecchie cariatidi della politica. Hanno svenduto tutto, dal territorio alla sovranità popolare, dalle coalizioni elettorali ai partiti stessi, dalle idee alla militanza, hanno trasformato lo Stato in un senso di indecenza, di scandalo e di rabbia. Eppure continuano, molti di loro a farci la morale.

Ma dove erano quando gli evasori della monofase si dileguavano nel nulla?

Dove erano quando il territorio veniva saccheggiato dagli abusi e da una sfrenata speculazione immobiliare?

Dove erano quando la camorra faceva affari in Repubblica e riciclava denaro sporco?

E l’elenco delle malefatte potrebbe continuare, ma basta ciò che abbiamo citato per farci riflettere da quale pulpito oggi arriva la predica.

Chiediamo la condanna della Politica e di tutti i partiti e movimenti che la rappresentano a risarcire lo Stato e i cittadini onesti del danno che hanno creato in questi ultimi decenni. Lo Stato non può e non deve essere condannato, ma deve essere assolto, anzi supportato in ogni sua forma, con i mezzi e gli strumenti utili, solo da lì può nascere un qualcosa di nuovo e di buono: solo attraverso una piena coscienza del cittadino, delle sue reali armi, ovvero la matita, la cabina, e la scelta sui valori e le idee e non sul portafoglio, si possono cercare utili esempi e un futuro per La nostra Repubblica.

 

Alleanza Nazionale Sammarinese

 

 

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