Lettera di Paola Stanzani ai dipendenti Gruppo Delta

Lettera di Paola Stanzani ai dipendenti Gruppo Delta

Cari tutti, mi sento un leone in gabbia. Mi sento umiliata e
violentata. Non riesco ad accettare le ingiustizie. Non riesco a
trovare una motivazione razionale che sostanzi quello che stiamo
sopportando. Parlo volutamente al plurale perché voi siete sul campo
a difesa del nostro progetto. La giustizia tratta il nostro progetto
come una associazione a delinquere. L’onestà e la correttezza,
elementi, a questo punto devo ammettere, rari nel mondo bancario,
dovranno uscire alla fine di questo percorso. Pensavo onestamente che
il soggiorno fosse più breve. Purtroppo a questo punto ho perso la
speranza e non credo che anche il tribunale del riesame possa fare
qualcosa. La tecnica è quella dei nostri clienti truffaldini,
riempire le pratiche di documenti per annebbiare/occultare la verità.
Sanno perfettamente che il tempo spegne gli animi e rompe la
compattezza delle persone. Forse non sanno che noi abbiamo avuto 6
anni di attacchi e siamo abituati a difendere la verità, il nostro
modo di essere e soprattutto a farlo senza nasconderlo. Io cerco di
stare bene, con alti e bassi, sapete comunque che in ogni situazione
cerco e vedo sempre il lato positivo. Serviva un momento di
riflessione. Mi auguro riusciate a far fronte, compatti, all’ennesimo
attacco. Cercate sempre di non dimenticare che chi ha la coscienza
pulita ha la forza di un leone. Ricordatevi sempre che il pregio di
tutto questo è che deve riuscire a creare una forza non più composta
dai soli manager, ma da tutte le persone che sostengono Delta e ne
condividono il modo di essere e di lavorare. Io non ho molte speranze
per stamattina. Mi fanno più paura gli arresti domiciliari che la
galera. Non abbiate paura delle forze da contrastare, sono difficili
e potenti, ma non possono fare nulla contro la trasparenza, l’onestà
e la compattezza. Sono forze che hanno paura della verità e che si
nascondono dietro alle pieghe legali. Il tempo comunque gioca contro
di loro, basta non aver timore. Sono comunque convinta che, dopo
oggi, per il bene di Delta, occorra cominciare ad uscire per
raccontare la verità, che non è la ”nostra” verità, ma la verità. Non
ho nulla in contrario se volete pubblicare la mia lettera, vi mallevo
da subito. Mi raccomando non temete nulla. Baci e saluti a tutti.
Paola

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