Libero Casadei, lettera aperta

Libero Casadei, lettera aperta

LETTERA APERTA (si richiede cortesemente la diffusione e pubblicazione)
Faccio parte della Società Sportiva Murata dalla sua fondazione (1966) prima come atleta, successivamente come dirigente con oltre 25 anni di presidenza, e ricordato questo ritengo di aver maturato conoscenze ed esperienza all’interno del club. Non sono stato minimamente informato né coinvolto, al pari di altri, nella ricostituzione del sodalizio sportivo sotto il nome di Murata. Non ho condiviso la modalità con cui la presidenza e il direttivo hanno agito. Per una decisione così importante, di portata storica, non risulta formalmente neanche convocato un consiglio direttivo quando sarebbe stato oltretutto indispensabile convocare l’assemblea dei 100 soci (alla data 31/12/2014) che per anni hanno sostenuto moralmente ed economicamente la società, modalità peraltro prevista dal nostro statuto. Non posso pensare come la Federcalcio sammarinese possa accettare questa procedura, con l’estromissione di oltre metà del direttivo, secondo un iter giuridico che presenta caratteri di illegittimità. La ricostruzione societaria provoca imbarazzo nel sottoscritto e non solo, sollevando diffuse perplessità meritevoli di un approfondimento da parte degli organismi federali. I soci tesserati non comprendono come si sia potuto con un colpo di spugna, voluto e portato avanti da cinque persone, cancellare 50 anni di storia ed estrometterli di fatto dalla compagine societaria dopo una così lunga militanza.
La situazione economica dal 2013 a oggi non è cambiata molto, vista la spesa onerosa sostenuta per costruire la squadra. Quando si sente parlare di salvataggio da un eventuale fallimento, non è ben chiaro a cosa ci si riferisca, anzi c’è da essere preoccupati più che in passato vista la carenza dei risultati sportivi. Quello di oggi non è il Murata di ieri, tuttavia le persone sono comunque le stesse. Il responsabile finanziario è il medesimo che ha gestito la società con me e tutti gli altri, mentre le persone nuove sono solamente due e praticamente dettano legge. Le persone che hanno messo la firma erano gli stessi componenti del direttivo che vengono collegati al debito.
Il Murata di oggi ha raggiunto le finali, quello di ieri le ha vinte. Per i trofei conquistati nel futsal va ringraziata, con gli atleti, una sola persona: Daniele Albani se ne occupa in prima persona, investendo tempo e denaro, visto che il contributo economico che la Federcalcio riconosce alla società viene girato all’attività del futsal soltanto in minima parte.  La storia del Murata calcio si lega alle vittorie sportive con uno straordinario coinvolgimento umano e di professionisti del calibro di Agostini, Scalabrelli, Aldair che hanno portato lustro e visibilità.
Con alcuni amici stiamo pensando di festeggiare in modo adeguato i 50 anni di vita della società attraverso il coinvolgimento di tutti i sostenitori che nel tempo hanno contribuito alla crescita di questa realtà.
Annuncio, pubblicamente e a malincuore, le mie dimissioni formali da responsabile del settore giovanile, dopo che la carica di vicepresidente ricoperta negli ultimi anni e votata dall’assemblea dei soci mi è stata tolta nella nuova società per essere assegnata ad altra persona, legata al presidente, senza alcun passaggio assembleare.
Libero Casadei

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