Licenziamenti Karnak

Licenziamenti Karnak

Raffica di licenziamenti e dimissioni forzate all’interno del Gruppo Biholding-Karnak. La Federazione Lavoratori Industria della CSU annuncia per la prossima settimana una manifestazione di protesta davanti all’azienda di cancelleria di Chiesanuova.

La Federazione industria afferma che negli ultimi dodici mesi si contano a decine i licenziamenti che hanno colpito i lavoratori del Gruppo Biholding. E punta il dito contro “l’uso strumentale e scientifico dei provvedimenti disciplinari emessi al solo scopo di arrivare al licenziamento o alle dimissioni volontarie di dipendenti in organico anche da moltissimo tempo. Intollerabile poi l’arretramento professionale cui vengono sottoposte le lavoratrici al rientro della maternità o , ancora peggio, alla lettera di licenziamento nei casi di richiesta di aspettativa post-partum”.

A nulla è servita, denuncia la FLI-CSU, la convocazione della commissione conciliativa lo scorso 7 maggio: “Solo in quella seduta i casi di licenziamento da discutere erano ben sei, ma l’azienda ha preferito disertare l’incontro. Al suo posto si è presentata l’Associazione Industriali, che ha confermato in blocco i provvedimenti senza entrare nel merito dei singoli casi”.

Le Federazioni Industria di CSdL e CDLS sono preoccupate anche per quanto sta succedendo alle lavoratrici della Titanedi, altra azienda del Gruppo Biholding: “Anche qui ci troviamo di fronte al tentativo, attraverso lo spostamento della Titanedi da Dogana a Chiesanuova, di una riduzione d’organico strisciante. I vertici aziendali hanno infatti sistematicamente negato alle dipendenti quella minima flessibilità d’orario necessaria a conciliare i tempi di lavoro con gli impegni scolastici dei figli”.

“Difficile credere – continua la FLI- CSU – che simili gravi comportamenti possano verificarsi in aziende collegate ad un Gruppo il cui presidente, solo pochi mesi fa, ha ricevuto dalle mani del Cardinale Angelo Bagnasco, presidente CEI, Il Talento, ossia quel prestigioso riconoscimento diretto alle imprese che si distinguono per una organizzazione del lavoro in grado di tutelare la mamme lavoratrici”.

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