L’IMPEGNO DI OSLA PER L’EQUITÀ

L’IMPEGNO DI OSLA PER L’EQUITÀ

L’IMPEGNO DI OSLA PER L’EQUITÀ

In merito alla recente firma da parte del Governo e di alcune parti sociali di un accordo interpretativo sulla politica dei redditi, Osla manifesta il suo dissenso e la sua profonda delusione per una scelta considerata assolutamente sbagliata.

Con grande rincrescimento, Osla vuole sottolineare come la recente firma di alcune delle parti interessate (ANIS, UNAS, Sindacati e una delegazione del Congresso di Stato), di un accordo interpretativo di attuazione della Legge n. 35/2001 sulla Politica dei Redditi, sia una sconfitta per l’intero Paese. L’accordo originale, che nella sostanza, avrebbe dovuto riconoscere uno sgravio della pressione contributiva in misura complessiva del 2% a tutte le aziende a carattere industriale e artigianale, è invece stato interpretato semplicemente legando lo sgravio alle sole aziende che applicano integralmente il contratto dell’industria e artigianato, indipendentemente dall’attività che esse svolgono.


Questa scelta segna una sconfitta di principio, perché non può essere assolutamente considerata compatibile con l’attuale contesto contrattuale e normativo vigente nel Paese. Ma anche una sconfitta di una visione politica che, lungi dal sostenere il Paese, lo spinge invece a dover fronteggiare effetti distorsivi del sistema economico, che trasforma quello che avrebbe dovuto essere un sostegno a tutto il settore industriale in un bonus rilasciato, in alcuni casi, anche a realtà assicurative, finanziarie, o addirittura alberghiere senza alcun riguardo per l’attività svolta. Il tutto a spese di altre attività che, pur avendo finora correttamente beneficiato dello sgravio previsto dalla Politica dei Redditi, in applicazione di questo accordo ne perderanno la titolarità. Una sconfitta dell’equità, quindi, che Osla si impegna in ogni modo a non fare passare sotto silenzio, ricorrendo, per quanto di competenza, anche ad eventuali azioni legali.


Osla è invece saldamente improntata sulla strada dell’equità e intende fermamente portare avanti una Politica dei Redditi che possa affrontare in maniera efficace i nodi del mondo del lavoro, del costo della vita, della sicurezza sociale. Prescindere da tutto questo è questione di civiltà.


In questo senso, Osla intende aprire un nuovo confronto da chiudersi in tempi brevi, che recepisca l’esigenza di una nuova politica sociale e dei redditi, di una nuova politica che costringa il Governo ad abbandonare la linea “assistenziale” per passare a soluzioni di vero sostegno del Paese, nell’ambito di una visione complessiva che non si fermi su aumenti davvero poco significativi, come quello proposto per gli assegni familiari, che con un 3% di incremento ipotizzato regalerebbe circa 2 Euro in più ad assegno per ogni mensilità, nemmeno sufficienti a comprare le marche da bollo per accedere a certi servizi pubblici.

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