L’Informazione di San Marino: Dai partiti politici i commenti alla presa di posizione della Segreteria alla giustizia

L’Informazione di San Marino: Dai partiti politici i commenti alla presa di posizione della Segreteria alla giustizia

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 Dai partiti politici i commenti alla presa di posizione della Segreteria alla giustizia

 Mentre Podeschi resta in carcere, dopo che i com- missari della legge hanno respinto l’istanza di scarcerazione, decisione ora oggetto di impugnazione davanti al giudice delle appellazioni, la Dc ha deciso per la sospensione dell’ex Segretario di Stato sostenendo che ogni vicenda giudiziaria debba essere “vagliata fino in fondo”. 

Intanto a Rtv gli esponenti dei vari partiti commentano la presa di posizione della Se- greteria alla giustizia intervenuta a fianco della magistratura. 

“Pienamente d’accordo con le parole del segretario Venturini – sostiene Marina Lazzarini, Psd – perché garantisce al tribunale autonomia, senza minacce o intimi- dazioni”.

Per Mario Venturini di Ap “le entrate a gamba tesa contro la magistratura ci sono sempre state, ma il segretario di Stato ha fatto il suo dovere intervenendo”.

 “In un momento come questo o ci fidiamo delle istituzioni o non abbiamo speranze – ha detto Francesca Michelotti di Su – la magistratura fa cose fino a poco fa insperabili, vuol dire che il clima è cambiato”. 

Per Roberto Ciavatta, Rete, quello di Giancarlo Venturini è un “atto dovuto”, e a sua volta sottolinea come certi tipi di indagine a San Marino non siano mai state fatte, “un leader importantissimo di un re- cente passato in galera penso che pochi potessero aspettar- selo – rileva – vuol dire che la magistratura è cambiata, forse si considera più libera di agire senza cedere a intimidazioni”.

 “Non interferiamo nel loro lavoro – è il primo pensiero di Simone Celli, Partito Socialista – in questo momento la magistratura deve avere pieno supporto di tutte le istituzioni”. 

Andrea Zafferani, Civico 10, sempre dai microfoni di Rtv fa notare che per fuga- re determinate accuse “il tribunale dovrebbe fare delle conferenze stampa – è la sua idea – o inviare comunicati, per spiegare gli aspetti procedurali, non certo le indagini. In Italia e nel resto del mondo lo fanno, che problema ci sarebbe?”.

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