L’informazione di San Marino: Frode fiscale da 27 milioni con auto di lusso barche e moto. Di mezzo societa’ del Titano

L’informazione di San Marino: Frode fiscale da 27 milioni con auto di lusso barche e moto. Di mezzo societa’ del Titano

L’informazione di San Marino

Frode fiscale da 27 milioni con auto di lusso barche e moto. Di mezzo società del Titano

Oltre mille veicoli tra Audi, Porsche, BMW e Hummer e poi motociclette Kawasaki e Honda oltre a velieri e gommoni d’altura per una evasione Iva da 5 milioni, 8 di imposte dirette e un milione di Irap. Sei società implicate a San Marino e Madeira

Audi, Porsche, BMW e Hummer e poi motociclette Kawasaki e Honda oltre a velieri e gommoni d’altura. Oltre 1000 veicoli con ricavi per circa 27milioni di euro complessivi mai dichiarati al fisco. Tra questi anche quelli conseguiti dalle società estere, per le quali è stata configurata l’esterovestizione della residenza fiscale.

Le imposte evase ammontano complessivamente a circa 14 milioni di euro, pari a 5 milioni di I.V.A., 8 milioni di imposte dirette e circa un milione di IRAP. Di mezzo anche società di San Marino. Tutte le imprese coinvolte nella frode, infatti, sono riconducibili, a vario titolo ad un imprenditore di Faenza – R.C. di 53 anni – di fatto il deus ex machina del sodalizio criminoso e da sempre evasore totale. Le sei società implicate avevano sede sul territorio nazionale, nella Repubblica di San Marino e nella zona franca di Madeira, in Portogallo, ed operavano in totale spregio delle normative fiscali. In realtà le imprese, anche con sedi fittizie in Paesi a fiscalità agevolata, risultavano una sorta di “concessionario virtuale” ed erano domiciliate nell’abitazione di residenza dell’imprenditore. 

Le verifiche fiscali hanno
permesso ai finanzieri di
ricostruire minuziosamente
la contabilità amministrativo-fiscale
e accertare l’inesistenza
di fatto di alcune società che
sono risultate mere “cartiere”,
create, cioè, al solo scopo di
agevolare l’evasione delle imposte
di altre società, utilizzate
nell’ambito di un collaudato
sistema di evasione in essere da
circa dieci anni.

Il sistema
Il sistema, attraverso l’utilizzo
di false “società filiali” estere,
permetteva di commercializzare
autovetture, motoveicoli,
imbarcazioni da diporto e accessori in genere a prezzi resi
concorrenziali grazie alla fraudolenta
evasione d’imposta.
Il meccanismo scoperto dalle Fiamme Gialle rientra nella cosiddetta
“frode carosello”, una
frode all’Iva comunitaria che
consiste, in sintesi, in una “fatturazione
triangolare”: il bene
viene venduto da un fornitore
nazionale ad una società con
sede fittiziamente posta nella
Repubblica di San Marino e
nella zona franca di Madeira
(Portogallo) in esenzione
dell’Iva; successivamente il
bene viene ceduto ad una società
italiana “cartiera” che non
presenta alcuna dichiarazione e
lo rivende, sempre sul territorio
nazionale, con l’emissione di
false fatture, senza mai provvedere
al versamento all’Erario
dell’Iva che costituisce così
l’illecito profitto. Le società
straniere, di fatto “esterovestite”
e la cui sede è stata
ricondotta in Italia, creavano
così concorrenza sleale nei
confronti degli onesti operatori
economici del settore
che emettono regolare fattura.

I denunciati
Quattro le persone denunciate
alla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Ravenna
per reati tributari. È stata proposta
la confisca per equivalente
di beni mobili e immobili
riconducibili direttamente ai
soggetti e alle società oggetto
di indagine. Indagine ancora
aperta.

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