L’Informazione di San Marino, Report Fmi 25 febbraio 2010

L’Informazione di San Marino, Report Fmi 25 febbraio 2010

L’Informazione di San Marino

Ecco il documento
secretato del Fmi
bancario

“Con l’azzeramento di Bcsm persa indipendenza e
credibilità”. Chiesta maggiore sinergia con l’Europa


David Oddone


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ecco il documento
secretato del fmi
bancario -rileva il Fmi-.
“La crisi finanziaria mondiale -si
legge nel report da noi tradotto
dall’inglese-, che ha cominciato
a influenzare l’economia di San
Marino nella seconda metà del
2008, è probabile che continuerà
a farlo nel 2009-10. La crescita è
stata negativa per l’1,1 per cento nel
2008, e si prevede sarà del meno
5 per cento nel 2009 e di rimanere
negativa nel 2010. Di conseguenza,
la disoccupazione è in aumento e
l’inflazione è in calo.
Nel breve termine la vulnerabilità del
settore finanziario è aumentata a
causa dell’esposizione della banca
più grande a un gruppo bancario
italiano e la difficoltà per le pressioni
di liquidità per il condono fiscale
adottato dal governo italiano. Le autorità
hanno risposto con una serie
di misure politiche, ma rimangono
significative vulnerabilità.
Per il medio termine, l’economia
di San Marino deve adattarsi al
nuovo contesto internazionale di una
maggiore trasparenza, ma non è
ancora chiaro in che modo l’economia
si adatterà alla fine delle attività
basate sulla limitazione del segreto

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L’Amministrazione
ha elogiato le autorità per
il rafforzamento della cooperazione
internazionale in materia economica
e finanziaria e per il loro impegno a
raggiungere un accordo sulle doppie
imposizioni con l’Italia, il che contribuirebbe
a facilitare un riposizionamento
dell’economia.
L’Amministrazione ha osservato
che il settore finanziario ha resistito
relativamente bene alle pressioni.
L’Amministrazione ha elogiato le
autorità per la gestione efficace delle
pressioni emerse con i problemi
di liquidità. Tuttavia, alla luce delle
incertezze continue, i direttori hanno
sottolineato che la banca centrale
dovrebbe mantenere le garanzie che
aveva adottato.
L’Amministrazione ha espresso preoccupazione
per il licenziamento del
capo della vigilanza bancaria presso
la banca centrale e le dimissioni del
suo conseguente top management.
L’Amministrazione ha sottolineato
l’impatto che questi sviluppi hanno
sull’efficacia della vigilanza finanziaria,
che rischiano di minare la
credibilità del processo di riforma nel
settore finanziario e la reputazione
delle autorità finanziarie del paese.
L’Amministrazione ha invitato le
autorità a risolvere questo problema
urgente e di intraprendere le azioni
necessarie per ricostruire la reputazione
e la credibilità della banca
centrale e garantirne l’indipendenza
e la responsabilità.
L’Amministrazione ha sottolineato
l’importanza di assicurare la sostenibilità
fiscale. Misure di consolidamento
dovrebbero includere
la riduzione delle spese correnti,
nonché di riprendere le riforme delle
pensioni e si dovrebbero prendere
in considerazione l’introduzione di
co-pagamento per servizi sanitari e
dei prodotti.
L’Amministrazione ha sollecitato le
autorità ad attuare il Financial Sector
Assessment Program (FSAP), ossia
le raccomandazioni per rafforzare
ulteriormente la vigilanza sul settore
finanziario e di creare condizioni di
parità con l’Unione europea. Rilevando
carenze strutturali nel quadro
sistemico gestione della liquidità, i
direttori hanno incoraggiato le autorità
ad affrontare la mancanza di un
efficace prestatore di ultima istanzaquadro,
per esempio attraverso una
migliore integrazione delle banche
sammarinesi con le rispettabili banche
internazionali.
L’Amministrazione ha sottolineato la
necessità di una maggiore flessibilità
del mercato del prodotto e del lavoro
per migliorare il modello d’affari del
paese.
I Direttori -si legge infine nel
report- hanno apprezzato le misure
adottate dalle autorità, anche nella
lotta contro il riciclaggio di denaro
e la lotta contro il finanziamento del
terrorismo, e li ha esortati a fortificare
questi sforzi”.

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Un ritratto chiaro-scuro dal quale
emergono grosse responsabilità nel
dimissionamento dei vertici di Banca
Centrale e nello stesso tempo la
totale assenza di un progetto per il rilancio
dell’economia. L’Fmi ha anche
chiesto inoltre una maggiore sinergia
con l’Europa. Proprio quell’Europa
che secondo il segretario agli esteri
Mularoni “non ci vuole”. Nonostante
questo l’Fmi elogia quanto fatto per
la lotta al riciclaggio e al terrorismo.
Complimenti che cozzano con quanto
sta accadendo in questi giorni con
la Repubblica invischiata in numerosi
scandali milionari.

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