L’intervento di Menicucci in Consiglio

L’intervento di Menicucci in Consiglio

“Voteremo la fiducia perche’ restiamo
fedeli al mandato elettorale, pero’ non ci soddisfa”. E’ Pier
Marino Menicucci, consigliere Eps, la seconda voce “fuori dal
coro” della maggioranza, dopo l’intervento di ieri mattina di
Andrea Zafferani di Ap. La sua forza politica era gia’ stata
critica alla vigilia del Consiglio, quando aveva chiesto “scelte
piu’ coraggiose” al governo. Nella seduta notturna di ieri,
Menicucci e’ entrato nel dettaglio dei fattori di insoddisfazione
degli Europopolari. Promossa la politica estera, malgrado la
“complessita’ di rapporti italo-sammarinesi”, ma l’elenco
stilato dagli Eps con le pecche dell’esecutivo e’ lungo. “Da mesi
siamo attaccati dai media italiani- lamenta il consigliere- si e’
generata sfiducia, ma il governo non ha saputo contrastarla”.
Menicucci punta quindi il dito contro la posizione del governo
verso lo sciopero generale di ieri: il segretario di Stato per il
Lavoro, Gian Marco Marcucci, anche lui Eps, “ha fatto il
possibile per evitarlo- manda a dire agli altri ministri- ma e’
stato lasciato molto solo”. Cosi’ come il Patto ha compiuto un
errore a non partecipare all’incontro tra capigruppo e sindacati
ieri a Palazzo: “Lo sciopero non era giustificato, ma le persone
vanno ascoltate”.
L’affondo di Menicucci e’ riservato
al tema banche: “Oggi si corre persino il rischio che Carisp
passi in mano italiana e sarebbe molto grave”. Sul palco degli
imputati, insieme all’esecutivo, figurano anche i vertici di
Banca centrale che hanno dimostrato “totale inadeguatezza
rispetto alle emergenze”. L’istituto di vigilanza, insiste
Menicucci, “nei momenti difficili e’ stato latitante, ha agito in
modo improvvisato”. Sul piatto anche le dichiarazioni del
funzionario Stefano Caringi alla procura di Forli’, diffuse dal
Sole 24 ore, “che non ha difeso San Marino”. L’europopolare si
rammarica: “Siamo un Paese a sovranita’ limitata” perche’ chi
decide sul Titano non e’ sammarinese: “I vertici Bcsm sono tutti
italiani, cosi’ come i componenti del Collegio di garanzia”.
Ma tornando alla legge in discussione, il portavoce Eps
decreta una mezza bocciatura: “Questa finanziaria e’ di grandi
tagli ma manca prospettiva- chiude- noi voteremo la fiducia,
perche’ fedeli al mandato elettorale, pero’ non siamo
soddisfatti”.

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