Lions club ‘San Marino 2020: un buon esempio da seguire’

Lions club ‘San Marino 2020: un buon esempio da seguire’

San Marino potrebbe risparmiare oltre 20.000.000 € ogni anno: perché non farlo?
San Marino è privo di fonti di energia interne quindi per soddisfare i propri fabbisogni dipende totalmente da approvvigionamenti esterni.
I consumi energetici sammarinesi nel 2008 erano pari a 155.000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep), che rapportati ad abitante sono circa  doppi ( 4 tep/ab contro 2 tep/ab) rispetto a quelli di Rimini, città moderna e ad intenso sviluppo.
Negli ultimi anni l’acquisto di energia ha comportato per il Ns Paese un esborso medio di 18.800.000 € per l’elettricità e di 16.800.000 € per il gas metano, senza poi considerare gli altri prodotti petroliferi.
In questo difficile momento congiunturale San Marino dovrebbe seriamente interrogarsi sulla propria efficienza energetica, in quanto avrebbe tutta la convenienza in primo luogo a ridurre i propri consumi e poi ad accrescere l’impiego delle fonti rinnovabili, onde diminuire la propria dipendenza che in futuro sarà sempre più onerosa visto l’inesorabile aumento che sono destinati a subire i prodotti petroliferi, soprattutto dopo la crisi quando risalirà la domanda.
Queste problematiche sono state affrontate nel Meeting del Lions Club San Marino avente per tema “Efficienza e risparmio energetico: il volano di una nuova economia”.
La Comunità Europea ha proposto agli stati membri di adottare il “pacchetto 20/20/20”, cioè entro il 2020 dovranno:  migliorare l’efficienza energetica del 20%, aumentare l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili del 20%, diminuire le emissioni di CO2 del 20%. Tali misure consentiranno ai loro sistemi economici di sviluppare tecnologie e soluzioni capaci di renderli più efficienti e competitivi nella sfida globale.
Se San Marino adottasse il pacchetto 20-20-20 potrebbe risparmiare ogni anno oltre 20 milioni di Euro, che oggi abbandonano il nostro sistema economico per finire nelle casse di ENEL, ENI ed altre compagnie petrolifere, mentre potrebbero essere reinvestiti nel Paese per creare occupazione, innovazione, nuove imprese e dare competitività al sistema. Come?
Innanzi tutto procedendo alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, perché “la fonte più pulita ed economica è l’energia non consumata”. Prima ancora di installare pannelli fotovoltaici (tecnologia ancora non del tutto matura) – come si sta facendo anche a San Marino – occorrerebbe eliminare gli sprechi, altrimenti è come cercare di riempire una vasca sfonda aprendo un secondo rubinetto. Forse prima è meglio chiudere la “falla”!
Di falle a San Marino sembrano essercene molte, sia nel settore privato dove un utente da solo consuma il 10% dell’energia elettrica di tutto il Paese, tanto quanto tutta la Pubblica Amministrazione. Ma anche il settore pubblico non scherza: la Multieventi Sport Domus è uno degli esempi più eclatanti di edificio altamente energivoro segnando un consumo elettrico di 1.676.451 kWh/anno,  di 28.000 mc/anno di acqua e 304.124 mc/anno di gas metano. Pur essendo stato costruito recentemente è un esempio di grande  inefficienza energetica.
Il relatore della serata Lions Stefano Gravante, professionista della riqualificazione energetica, ha evidenziato come buona parte dei consumi energetici è destinata al mantenimento del microclima degli edifici, siano essi pubblici o privati, industrie, uffici o centri commerciali. Per quanto riguarda l’incidenza dei costi l’ordine di solito è il seguente: condizionamento, riscaldamento, illuminazione. Basti solo pensare che raffreddare un ambiente costa tre volte di più che riscaldarlo. Con i cambiamenti climatici in corso, responsabili di stagioni più calde e prolungate, il problema del raffreddamento degli ambienti sarà sempre più emergente.
Spesso le problematiche si complicano a causa delle irrazionali ed inefficienti modalità con le quali sono costruiti gli edifici industriali e commerciali, che spesso prevedono una scarsa illuminazione naturale ed una ancora meno efficace coibentazione.
Oggi esistono nuove soluzioni per riqualificare questi edifici con costi accettabili. Ad esempio vi sono vernici a base di polimeri che spruzzate sul tetto e sulla pareti riducono il riscaldamento dell’edificio dovuto all’irraggiamento estivo, con conseguente abbattimento della temperatura pari al 65-70% da cui derivano l’eliminazione od un drastico contenimento dei costi di raffreddamento. Parimenti vi sono delle pellicole da applicare sui vetri che svolgono lo stesso effetto.
Per quanto riguarda l’illuminazione vi sono delle calotte da disporre sul tetto, da cui discendono tubi di acciaio altamente riflettenti che consentono la diffusione di luce “fredda” ma naturale all’interno, eliminando così durante il giorno i consumi dovuti ai corpi illuminanti.
Il messaggio emerso dalla serata Lions è che oggi esistono tecnologie, anche relativamente semplici ed a basso costo, che permettono di abbattere i consumi energetici e di ridurre i costi a carico dei singoli e della collettività.
Allora perché non inizia la Pubblica Amministrazione sammarinese a dare il buon esempio riqualificando i propri edifici?
In Italia molti comuni da tempo hanno affidato la gestione degli impianti delle strutture pubbliche a consorzi privati, che sulla base di un contratto decennale con il quale l’amministrazione si impegna a corrispondere loro una cifra pari alle bollette pagate per i consumi degli anni recedenti, riqualificano dal punto di vista energetico l’edificio ammortizzando i costi sostenuti grazie ai minori consumi.
Non si potrebbe fare altrettanto a San Marino? Una parte delle risorse economiche che attualmente finiscono nella casse di ENEL, ENI,  ecc. andrebbero invece a professionisti e ditte sammarinesi, creando occupazione e costituendo così il volano di una nuova economia. In questi tempi di crisi non sarebbe poco. Perché non si fa?
Erano ospiti della serata: Davide Castiglioni per l’Associazione Imprese Edili; Augusto Valentini per  il Collegio dei Geometri; Riccardo Castelli per l’Ordine degli Ingegneri ed Architetti.
Il Lions Club San Marino si è reso disponibile a collaborare con loro all’attivazione di un tavolo tecnico, da allargarsi all’AASS ed all’Authority per l’Energia, nel quale valutare iniziative utili a dare pratica attuazione alle opportunità emerse.
L’Officer per la comunicazione del Lions Club San Marino Undistricted
Daniele Cesaretti

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