L’Oggi della politica a San Marino. I giovani Dc

L’Oggi della politica a San Marino. I giovani Dc
L’OGGI DELLA POLITICA: come sta evolvendo
E anche quest’anno siamo giunti al termine di questo momento politico della festa dell’amicizia che si chiuderà ufficialmente domani con l’intervento del Segretario nella piazza centrale.
Senza nulla togliere alle altre serate, possiamo dire che con questa serata, il dibattito politico tocca il suo apice visto che protagonista è proprio la politica. L’oggi della politica: come sta evolvendo?
Ora prima di  arrivare a capire come evolve la politica o meglio come a noi piacerebbe che evolvesse la nostra politica, riteniamo fondamentale capire bene cosa si intende per politica.
Il termine politica risale al tempo di Aristotele e la derivazione greca del termine ci aiuta a definirla come l’arte di governare, di gestire la comunità civile e la cosa pubblica per il bene di tutti.
Questa che potremmo considerare una definizione di scuola ha certamente una sua valenza teorica ma subisce diverse modifiche nella pratica; ed è la storia ad insegnarcelo, si è passati da imperatori, re, dittatori, oligarchie, a governi democratici a governi di elezione popolare. In tutti questi casi si ritrova sempre l’esercizio dell’arte politica che può portare, dunque, con sè esempi negati di opere indegne o moralmente dubbie di solito rappresentate da quelle forme di governo dittatoriali che tutti conosciamo ma anche risultati positivi e nobili rappresentati da quelle forme di governo in cui l’elemento chiave è la partecipazione del cittadino alla gestione della cosa pubblica.
Questo a noi giovani suggerisce che cosa? Questa ampiezza di contenuto che si può riversare nel termine politica da cosa dipende?…dal fatto che forse non è la politica che cambia a seconda delle circostanze, piuttosto le persone che la fanno.
Riteniamo,pertanto, fondamentale sottolineare che sono le persone che stanno al centro dell’agire politico! il Cardinal Bertone in un intervento di qualche anno fa nell’ambito di una conferenza tenutasi a Riccione diceva la politica non è cosa sporca!! perchè se intesa e fatta secondo come lui stesso la definiva: la più alta forma di carità il più alto servizio che un cittadino può dare al suo stato non lo può essere. Se lo è forse si è tradita la vera essenza del fare politica, il raggiungimento del bene comune!
La prima domanda è dunque questa, forse provocatoria ma sincera, secondo voi San Marino ha sempre avuto una politica intesa come più alta forma di servizio? O è sfociata in alcune occasioni in  altro? E se si quanto determinante è stato questo aspetto in relazione al calo tangibile di fiducia che tutti dimostrano nei confronti della politica?
Dobbiamo prendere atto, da un’analisi oggettiva che lo scenario politico sammarinese così come lo conosciamo, frammentato, fatto di partiti, partitini, movimenti, nati spesse volte con finalità che a noi sinceramente sfuggono, non aiuta a trasmettere quella certezza e quella coerenza che una classe politica dovrebbe dare.
Siamo consapevoli che ciò che serve è una veloce semplificazione del quadro politico.
Si parla di costituenti, di patti federativi …
Noi dobbiamo costruire un partito, la DC, in cui tutti possano partecipare ma in questo dobbiamo stare molto attenti a non commettere gli errori propri del nostro passato.
Chi deciderà di percorrere con noi la strada della trasparenza intrapresa dal governo e del bene del paese, dovrà aderire non a un qualcosa ma ad un manifesto di valori e ad un’identità vera e propria aderita alla quale poi ci si occupa dell’organigramma.
Quindi non si aderisce alla DC o a qualsiasi altro partito per fare una gara al suo interno.
Noi dobbiamo fare sì che non ci sia qualcuno che trova, anche in modo apparentemente lecito, il sistema di sfruttare la politica per accaparrarsi fette di potere personali; insomma detto in modo chiaro, noi dobbiamo lavorare per dei partiti e per una politica degli onesti! fatta da chi davvero crede e lavora per il bene della nostra Repubblica.
E allora noi vogliamo sapere: quanto contano, per voi, nella costruzione di nuovi o rinnovati soggetti politici, i valori che determinano un’identità forte e quanto i progetti consapevoli della loro momentaneità e precarietà?
Sappiamo, anche se la politica è prima di ogni altra cosa un’ardente passione, che politici non si nasce e non ci si improvvisa, soprattutto oggi. Quindi come deve evolvere la politica sotto questo aspetto?
Secondo noi la politica deve prendere coscienza che il tempo che viviamo è cambiato che San Marino non è più il piccolo Paese dai più non conosciuto che vive di banche e tabacco, San Marino è uno stato indipendente che come tale, deve stare sui tavoli internazionali e deve portare avanti una politica all’altezza di quei tavoli e allora  a noi preoccupa sentir dire che la politica a San Marino è sempre stata fatta dai dilettanti e che così bisogna continuare, perché non è più sufficiente!.. serve formazione, preparazione, selezione: la politica deve avere il coraggio di fare la scelta netta della meritocrazia, deve mettere in campo per quanto possibile e in tutti i settori, non solo nell’aula consigliare, i migliori uomini di cui San Marino dispone e preoccuparsi di formarne altri ancor più adeguati là dove occorre.
Per dirla con le parole del neo segretario del PDL Angelino Alfano nel suo intervento in occasione del congresso nazionale del PDL: noi dobbiamo costruire un sistema nel quale, lo diciamo con una metafora: il figlio di papà un po’ asino o scemo non possa battere un ragazzo intelligente, appassionato e squattrinato.
Perché i giovani, non sono il futuro! sono il presente per costruire il futuro.
Seminare oggi significa raccogliere domani.
Questa è la nostra idea di politica, questa è la nostra idea per un cambio di passo, e anche se a volte può sembrare che la esprimiamo con rabbia o  con quell’esuberanza tipica dei giovani, credetemi non si tratta nè dell’una nè dell’altra, si tratta solo di passione e di voglia di credere ancora in questo paese perché siamo consapevoli del suo grandissimo potenziale che a volte, ci sembra si abbia paura di far emergere.
E allora la parola al tavolo politico. Grazie
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