“Indispensabile un collegamento veloce tra la Repubblica di San Marino e la Riviera romagnola”.
Con queste parole l’Organizzazione sammarinese degli imprenditori “accoglie con favore l’avvio dei cantieri lungo la SS16 a Rimini per la realizzazione delle due maxi rotonde in corrispondenza degli incroci con la Superstrada Rimini-San Marino e con via Montescudo“. Si tratta di “due importanti infrastrutture, che impatteranno positivamente sull’interscambio tra i due territori”, spiega l’Osla in un comunicato.
D’altronde, “snellire la viabilità che collega la Riviera adriatica con la nostra Repubblica deve essere una priorità, data la ricaduta economica su tutto il tessuto imprenditoriale del nostro territorio”.
In questo senso “apprezziamo l’incontro del segretario di Stato al Territorio, Stefano Canti, con il coordinatore per Anas della progettazione, direzione lavori e riqualificazione della Strada Statale SS72, che ogni giorno viene percorsa da migliaia di lavoratori e mezzi pesanti nonché da numerosi turisti nel periodo estivo e non solo. Dobbiamo però constatare che ad oggi non c’è un cronoprogramma circa gli interventi che dovranno essere realizzati, ma soltanto buone intenzioni“.
“Cittadini e imprese lo chiedono a gran voce: occorre il prima possibile procedere con l’eliminazione dei semafori, che oggi allungano a dismisura i tempi di percorrenza anche in caso di traffico limitato – sottolinea l’Osla -. Allo stesso tempo occorre strutturare un efficace sistema di trasporto di massa tra San Marino e Rimini. Per Osla, il progetto economicamente più sostenibile e più facile da mettere in piedi è il collegamento con il Trasporto rapido costiero (Trc) che già è in funzione tra Rimini e Riccione. È ecologico, perché a trazione elettrica, e potrebbe sfruttare l’esistente Superstrada per raggiungere in tempi brevi San Marino. In questo modo il flusso di cittadini e visitatori garantirebbe un indubbio beneficio per l’intera economia locale nel rispetto dell’ambiente”.
L’Organizzazione sammarinese degli imprenditori, infine, “ritiene che il tema delle infrastrutture, per la sua importanza strategica, debba essere oggetto di un più intenso ed efficace confronto tra istituzioni e categorie economiche“.
——