MAFIE. PSD: GOVERNO FACCIA CHIAREZZA SU VICENDA FINGESTUS Agenzia Dire-Torre1

MAFIE. PSD: GOVERNO FACCIA CHIAREZZA SU VICENDA FINGESTUS Agenzia Dire-Torre1

APPELLO PER CONFRONTO VERO SU PROBLEMI DEL PAESE
La lotta alla criminalità organizzata e’ il vero nodo da risolvere per recuperare il
rapporto con l’Italia. Per cui sul pacchetto giustizia “ci giochiamo non ‘una’ partita, ma ‘la’ partita”. Il Partito dei socialisti e dei democratici torna ancora una volta a chiedere a
governo e maggioranza di mettere al bando l’autosufficienza e di confrontarsi sui problemi del Paese. A partire proprio dalla presenza della malavita.
Dall’Italia, ragiona con la stampa il segretario Gerardo Giovagnoli, e’ arrivato un chiaro esempio, con l’impegno bipartisan del presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, e del parlamentare del Pdl, Sergio Pizzolante, per la tutela del territorio, lo sviluppo dell’economia e la trasparenza, in un orizzonte comune con il Titano.
E sul tema il Psd intende chiedere nei prossimi giorni un incontro al Pd riminese. Dunque “unire le forze e’ la soluzione vincente, ma il nostro esecutivo fa il contrario”. E questa
“autosufficienza” insospettisce il partito. “La collaborazione non funziona” e intanto non si trova di meglio che “negare e denunciare la stampa”. Ma, prosegue il numero uno di via
Ordelaffi, “dare l’immagine di non essere capaci di regolarci sulla criminalita’ organizzata conferma i dubbi italiani”. Quando invece occorre fare capire oltreconfine che si possono fidare di San Marino.
Insomma, serve massima chiarezza “sui legami tra gli eventi che collegano Fingestus, Karnak e le riunioni in alcuni palazzi delle nostre istituzioni”. Perche’, aggiunge il presidente del partito, Denise Bronzetti, “se controllati e controllori si riuniscono in una sede istituzionale
alla presenza di segretari di Stato, i dubbi sorgono”. Sul caso Fingestus sono ancora molti i misteri, compreso “il ruolo dei vertici di Banca centrale”. Ma occorre dare risposte anche sulla
vicenda che ha coinvolto Fincapital e sulle “troppe commistioni tra politica e affari”. Solo che, si rammarica Bronzetti, “qua non si scopre mai nulla”. Per questo diventa fondamentale il
pacchetto giustizia oggi all’esame della commissione I: “E’ l’importante pezzo che manca, anche se non ci pare che il segretario di Stato competente voglia svelare piu’ di tanto”.
Servono impegni precisi, ma intanto “non ci pare che sia stata fatta una scelta sull’ufficio inquirente, la commissione antimafia viaggia autonomamente, le indagini non si fanno, cosi’
come le intercettazioni e le forze di polizia sono in balia dei venti. A volte viene il dubbio che non si voglia procedere”. La risposta deve essere di sistema, conclude il presidente
Bronzetti, auspicando un cambio di atteggiamento della maggioranza gia’ da venerdi’, quando si aprira’ il tavolo di confronto sul piano di sviluppo strategico. E “se Patto e governo
pensano di farcela da soli, lo dicano perche’ il Paese rischia grosso e se non si trovano le soluzioni occorre assumersene la responsabilita’”.

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