“Mai dire ad una persona estranea alla famiglia che c’hai nella testa”, “A me non piace la violenza, sono un uomo d’affari e il sangue costa troppo caro”, “Gli amici tienteli stretti, ma i nemici ancora di più”, “Gli farò un’offerta che non può rifiutare”. Era la fine degli anni ’70 e nelle sale usciva il Padrino. Da quegli anni tutto è cambiato ma nell’immaginario collettivo, soprattutto per le vecchie generazioni abituate a vedere tutto bianco o nero, la mafia viene ricondotta ancora ad un fenomeno folkloristico che non appartiene alla nostra cultura e al nostro territorio, qualcosa che al massimo è stato esportato nella lontana America.
La coppola e la lupara ormai appartengono al passato.
L’esperienza decennale italiana nella confisca dei patrimoni consente di definire una nuova categoria di mafia, nata non solo per delinquere ma per sopravvivere negli ambienti economici.
E’ necessario iniziare a trattare consapevolmente questo fenomeno e perché no, anche scientificamente, nei futuri manuali di economia aziendale, per diventare subito riconoscibile e quindi limitata.
San Marino non è e non è stata immune a questo tipo di infiltrazione nel tessuto economico e quindi non possiamo più chiamarci fuori, è un problema da affrontare a viso aperto.
Le imprese malavitose sono molto flessibili e possono variare la loro “forma” con semplicità e in breve tempo, la maggior parte delle volte esercitano attività formalmente legali utilizzando capitali illeciti.
L’illegalità penetra all’interno del sistema in maniera del tutto legale, utilizzando circuiti commerciali e finanziari come paraventi.
Queste attività sono concorrenziali perché non hanno il costo della legalità (non ha problemi di liquidità, non paga imposte, non necessita di investire in ricerca e ristrutturazioni). Occorrono azioni di contrasto al potere economico ma soprattutto un cambio di mentalità: riaffermare il principio che ciò che ci spetta di diritto non può essere considerato un favore elargito.
E’ anche con questo scopo che nascono le serate: “Mafiopoly: un gioco anche sammarinese” volute, organizzate e promosse dal Movimento SottoMarino in collaborazione con la Giunta di Borgo Maggiore.
Il primo atto avverrà Sabato 2 Luglio nella piazzetta della funivia di Borgo Maggiore dalle ore 20.30. Interverranno: Pino Maniaci, proprietario dell’emittente televisiva Telejato nota per le sue campagne contro Cosa Nostra; l’Avvocato Davide Grassi dell’Associazione Sos Impresa, con la finalità di elaborare strategie di difesa e di contrasto al racket delle estorsioni, all’usura e a tutte le forme di criminalità che ostacolano la libertà d’impresa ed un rappresentante dell’Associazione Edili Sammarinesi per illustrare il punto di vista sammarinese. Modera David Oddone (L’informazione di San Marino).
Siete invitati.
SottoMarino
http://www.s8marino.org
La coppola e la lupara ormai appartengono al passato.
L’esperienza decennale italiana nella confisca dei patrimoni consente di definire una nuova categoria di mafia, nata non solo per delinquere ma per sopravvivere negli ambienti economici.
E’ necessario iniziare a trattare consapevolmente questo fenomeno e perché no, anche scientificamente, nei futuri manuali di economia aziendale, per diventare subito riconoscibile e quindi limitata.
San Marino non è e non è stata immune a questo tipo di infiltrazione nel tessuto economico e quindi non possiamo più chiamarci fuori, è un problema da affrontare a viso aperto.
Le imprese malavitose sono molto flessibili e possono variare la loro “forma” con semplicità e in breve tempo, la maggior parte delle volte esercitano attività formalmente legali utilizzando capitali illeciti.
L’illegalità penetra all’interno del sistema in maniera del tutto legale, utilizzando circuiti commerciali e finanziari come paraventi.
Queste attività sono concorrenziali perché non hanno il costo della legalità (non ha problemi di liquidità, non paga imposte, non necessita di investire in ricerca e ristrutturazioni). Occorrono azioni di contrasto al potere economico ma soprattutto un cambio di mentalità: riaffermare il principio che ciò che ci spetta di diritto non può essere considerato un favore elargito.
E’ anche con questo scopo che nascono le serate: “Mafiopoly: un gioco anche sammarinese” volute, organizzate e promosse dal Movimento SottoMarino in collaborazione con la Giunta di Borgo Maggiore.
Il primo atto avverrà Sabato 2 Luglio nella piazzetta della funivia di Borgo Maggiore dalle ore 20.30. Interverranno: Pino Maniaci, proprietario dell’emittente televisiva Telejato nota per le sue campagne contro Cosa Nostra; l’Avvocato Davide Grassi dell’Associazione Sos Impresa, con la finalità di elaborare strategie di difesa e di contrasto al racket delle estorsioni, all’usura e a tutte le forme di criminalità che ostacolano la libertà d’impresa ed un rappresentante dell’Associazione Edili Sammarinesi per illustrare il punto di vista sammarinese. Modera David Oddone (L’informazione di San Marino).
Siete invitati.
SottoMarino
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